"Le spese per il Covid-19 vanno considerate in capo allo Stato e non alle Regioni"
La richiesta dell'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi durante l'incontro con il Ministro della Salute Roberto Speranza"Le spese per il Covid-19 vanno considerate in capo allo Stato e non alle Regioni. Chiediamo un adeguato incremento dei fondi, il ristoro delle mancate entrate a causa della pandemia e una maggiore flessibilità sulla spesa sanitaria, per non trovarci in emergenza finanziaria. Al ministro della Salute Roberto Speranza, va riconosciuto di aver ottenuto in questi anni l’aumento dei fondi ordinari per la Sanità, ma qui si tratta di risorse straordinarie. Il ministro ha ben compreso e condiviso queste necessità, che riguardano non solo il Piemonte, ma tutte le Regioni. Sono fiducioso che in Parlamento si troverà il modo per adeguare le risorse alle necessità sanitarie".
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte e vice coordinatore nazionale della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro, nel tardo pomeriggio di oggi, con il ministro della Salute, Roberto Speranza, sul tema delle risorse per la Sanità del 2021.
Poco prima l’assessore aveva partecipato all’incontro con il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga e i capigruppo di Camera e Senato dove è stata rappresentata l’esigenza by-partisan di finanziare le Regioni per le criticità finanziarie del 2021 legate alla pandemia.
"Il 2021 – rileva l’assessore Icardi - è stato caratterizzato dalla ripresa delle attività sanitarie ordinarie, come gli interventi in elezione, il recupero delle liste di attesa per prestazioni ospedaliere e ambulatoriali, così come dal proseguimento delle attività legate al Covid, dall’assistenza ai soggetti positivi al contact tracing, passando per la campagna di vaccinazione. Occorre che il complesso di queste attività, in larghissima parte già effettuate, venga riconosciuto e quindi sostenuto da risorse sufficienti a garantire il pareggio dei conti regionali 2021 della Sanità, se non si vuole ridurre la quantità e la qualità dei servizi sanitari, proprio ora che il Paese sta ripartendo e ha bisogno di garanzie per il futuro. Nel 2021 mancano complessivamente, a livello nazionale, per tutte le Regioni, oltre 2,2 miliardi di euro di finanziamenti rispetto al 2020. Già il 22 settembre scorso la Conferenza delle Regioni aveva segnalato interventi, in alcuni casi previsti per norma di legge, privi di adeguata copertura economica. La situazione va affrontata con determinazione e tempestività".
c.s.
CUNEO sanità - Luigi Icardi