Prevenzione sanitaria, il sesso conta: a Verduno la lectio magistralis di Antonella Viola
La docente di Patologia Generale dell’ateneo padovano è stata ospite della Fondazione Ospedale Alba-Bra, in un incontro dedicato alla medicina di genereLa prof.ssa Antonella Viola, rinomata docente di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova, ha tenuto con successo una Lectio Magistralis sul tema “Generi, Salute e Stereotipi”. L’evento si è tenuto venerdì 5 aprile, presso l’Auditorium dell’Ospedale Ferrero, con una partecipazione eccezionale da parte di cittadini, sanitari e professionisti della salute.
La prof.ssa Viola ha aperto la sua relazione sottolineando la necessità di una medicina che consideri le differenze biologiche, psicologiche e sociali tra uomini e donne, nonché le variazioni nei riscontri di salute e malattia. Con una modalità davvero coinvolgente ha evidenziato come le differenze di genere possano influenzare la manifestazione di malattie, risposte ai trattamenti e impatto delle terapie. Questo approccio riconosce che uomini e donne possono manifestare sintomi diversi per la stessa condizione medica e che i fattori di rischio possono variare in base al sesso. Assunto che seppur ovvio, non è ancora pratica abituale e soprattutto materia di studio e di ricerca.
“Il convegno ha evidenziato l’importanza cruciale di considerare il genere come variabile fondamentale nella pratica medica” ha commentato la prof.ssa Antonella Viola: “Cellule maschili e femminili reagiscono in modo diverso a stimoli chimici e ambientali, eppure nella maggioranza degli studi preclinici fino a pochi decenni fa non ne teneva conto. L’identificazione e caratterizzazione dei fattori determinanti le differenze di sesso/genere consentirà azioni mirate e lo sviluppo di percorsi di prevenzione, diagnosi e cura sesso e genere specifici”.
“È comprovato che un’attenzione maggiore alle differenze di genere nei trattamenti medici possa portare a una migliore assistenza sanitaria per tutti. Ritengo un grande successo, come Fondazione, aver avviato una riflessione critica su questo tema anche nel nostro ospedale - dichiara il vicepresidente della Fondazione Ospedale Paolo Giraudo -. Già da tempo a livello mondiale sono state date delle indicazioni per affrontare in modo corretto tutte le fasi della ricerca sperimentale: in particolare rispetto all’importanza di confrontare testare farmaci e trattamenti su entrambi i sessi. Dopo aver letto dati sconfortanti che danno il nostro paese al penultimo posto in Europa in fatto di prevenzione sulle donne - seguita soltanto dalla Lituania - è stato importante sottolineare l’urgenza di adeguamento della medicina anche grazie al Piano per l’applicazione della medicina di genere - varato nel giugno 2019-, che vincola gli operatori sanitari ad attuare un protocollo genere-specifico, cioè a predisporre le terapie nel modo più adeguato alla persona che si ha di fronte a cui si adegua anche l’AslCN2 e il nostro territorio”.
Anche in questa occasione l’evento ha fatto sold-out alla presenza di Luigi Icardi, assessore regionale alla Sanità, che ha portato i saluti da parte della Regione e illustrato quanto fatto sull’argomento, la Direzione ASL CN2 al completo rappresentata dalla dott.ssa Laura Marinaro che ha portato i saluti da parte dell’ASL CN2 e una delegazione di Soci della Fondazione Ospedale Alba-Bra rappresentata dal presidente Bruno Ceretto.
Foto e video della lezione a questo link.
c.s.
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