S. Croce, la Chirurgia Vascolare al centro del progetto Campus
Santa Croce e Carle, Università di Pavia, Università di Varese, Università di Calgary (Canada), in collegamento discuteranno di malattie dell’aorta toracicaDa oltre due anni il progetto Campus per la formazione continua in Chirurgia Vascolare riunisce specialisti di questa materia del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Ogni due mesi circa, per mezzo di un contenitore educazionale ideato e coordinato dal Prof. Claudio Novali, direttore della struttura di Chirurgia Vascolare dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo e referente regionale della Società italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare, i chirurghi vascolari del Nord-Ovest discutono fra loro su temi clinici e manageriali relativi al loro lavoro e, soprattutto, alle più recenti innovazioni per la cura delle principali malattie vascolari.
Spiega Novali: “L’evento, in programma l’8 e 9 giugno, avrà ospiti a Cuneo presso il Centro Congressi della Fondazione CRC di via Roma, esperti, per discutere di malattie dell’aorta toracica come le dissezioni, le rotture e gli ematomi di parete. Queste severe complicanze della patologia aortica-toracica se non riconosciute o tardivamente diagnosticate, posso diventare causa di morte o severa invalidità dei pazienti. Nel pomeriggio dell’8 giugno, a dialogare con gli esperti e i colleghi provenienti da Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, vi saranno in collegamento streaming televisivo i giovani medici in formazione dell’Università di Pavia e Varese con cui il Centro di Cuneo collabora da tempo”.
L’occasione permette di avere fra i relatori, ospiti di levatura Internazionale. Come Germano Melissano dell’Università Vita e salute – san Raffaele di Milano – e da Webinar Università di Calgary (Canada) il bioingegnere borgarino Arianna Forneris.
Il Centro di Chirurgia Vascolare del Santa Croce in questo settore è considerato dal mondo medico-scientifico Centro di riferimento e leader a livello nazionale.
Ancora Novali: “Le complicanze acute dell’aorta toracica, presenti nella popolazione fino a 5/6 per 100.000 abitanti per anno (nella provincia di Cuneo se ne possono prevedere 30/40 casi ogni anno e interessano spesso persone nel pieno della loro attività lavorativa), sono ancor oggi non sempre ben identificate e diagnosticate. Sono malattie che, quando riconosciute, devono essere inviate ai Centri di riferimento Regionali (come il Santa Croce) dove le competenze multidisciplinari relative alle specialità di Cardiologia, Chirurgia Vascolare, Cardiochirurgia, Radiologia Interventistica e Terapia Intensiva CardioVascolare, lavorano a stretto contatto per gestire una filiera di competenze il cui risultato è il miglior trattamento del paziente e il più felice risultato clinico di quest’ultimo”.
c.s.
CUNEO santa croce e carle - progetto Campus - Claudio Novali - Arianna Forneris - Germano Melissano