Sarà iperattivo? Alcune indicazione sul disturbo da deficit di attenzione/iperattività
La consulenza dello Psicologo
Torniamo a occuparci di bambini, su un tema controverso sia dal punto di vista della diagnosi, sia per quanto riguarda la cura. Come muoversi quando il bambino è molto, troppo vivace, impulsivo e presta evidenti difficoltà a regolare il proprio comportamento? Molti genitori si accorgono fin dai primi mesi di vita che il figlio presenta un’eccessiva attività motoria, ma – secondo il DSM 5 (manuale diagnostico dei disturbi psichiatrici) – prima dei quattro anni di età i sintomi del Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività o ADHD, sono difficilmente distinguibili dai comportamenti normali che sono altamente variabili da bambino a bambino.
In parole povere: è molto difficile distinguere, alla scuola materna, un bambino iperattivo da un bambino semplicemente molto vivace. Per questo l’ ADHD viene rilevato durante il periodo della scuola elementare, momento in cui la disattenzione diventa invalidante per quanto riguarda i processi di apprendimento. È questo il periodo in cui gli insegnanti segnalano ai genitori la presenza di comportamenti inadeguati e sospetti che fanno pensare alla presenza di un problema.
Il DSM 5 divide il disturbo in due filoni: quello della disattenzione e quello dell’iperattività.
Il soggetto con deficit dell’attenzione viene così descritto:
Come specifico sempre sconsiglio vivamente di usare le mie indicazioni per fare autodiagnosi, ma solo come guida per valutare se possa essere il caso di rivolgersi a uno psicologo. Esistono test in grado di diagnosticare in modo più preciso la presenza di un disturbo. Sarà lo specialista a determinare l’entità della situazione e a dare indicazioni educative e comportamentali nel caso di diagnosi di ADHD.
In parole povere: è molto difficile distinguere, alla scuola materna, un bambino iperattivo da un bambino semplicemente molto vivace. Per questo l’ ADHD viene rilevato durante il periodo della scuola elementare, momento in cui la disattenzione diventa invalidante per quanto riguarda i processi di apprendimento. È questo il periodo in cui gli insegnanti segnalano ai genitori la presenza di comportamenti inadeguati e sospetti che fanno pensare alla presenza di un problema.
Il DSM 5 divide il disturbo in due filoni: quello della disattenzione e quello dell’iperattività.
Il soggetto con deficit dell’attenzione viene così descritto:
- Spesso non riesce a prestare attenzione ai particolari, commette frequenti errori di disattenzione.
- Ha spesso difficoltà a mantenere l’attenzione sui compiti o sulle attività di gioco.
- Sembra non ascoltare quando gli si parla direttamente.
- Spesso non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici.
- Ha spesso difficoltà a organizzarsi nei compiti e nelle attività.
- Spesso evita o è riluttante ad affrontare compiti che richiedono un impegno protratto.
- Perde spesso il materiale scolastico, necessario per i compiti.
- È facilmente distratto da stimoli esterni.
- È spesso sbadato nelle attività quotidiane.
- Il soggetto iperattivo è così descritto:
- Spesso si agita, si dimena sulla sedia.
- Spesso lascia il proprio posto nelle situazioni in cui si dovrebbe rimanere seduti.
- Scorazza e salta nei momenti in cui tale comportamento è inappropriato.
- Spesso è incapace di giocare o svolgere attività ricreative tranquillamente.
- È spesso “sotto pressione”, agendo come se fosse azionato da un motore.
- Spesso parla troppo.
- Spesso spara una risposta prima che la domanda sia completata.
- Ha spesso difficoltà nell’aspettare il proprio turno.
- Spesso interrompe gli altri o è invadente nei loro confronti.
Come specifico sempre sconsiglio vivamente di usare le mie indicazioni per fare autodiagnosi, ma solo come guida per valutare se possa essere il caso di rivolgersi a uno psicologo. Esistono test in grado di diagnosticare in modo più preciso la presenza di un disturbo. Sarà lo specialista a determinare l’entità della situazione e a dare indicazioni educative e comportamentali nel caso di diagnosi di ADHD.
Dott. Christian Rinaudo
CUNEO ADHD - disturbo