Test prenatali gratis per le gravidanze a rischio medio
È quanto previsto dalla proposta di legge approvata a larga maggioranza oggi in Consiglio regionaleLe donne in gravidanza a rischio medio potranno accedere all’innovativo test Nipt (Non invasive prenatal test) a carico del sistema sanitario. È quanto previsto dalla proposta di legge approvata a larga maggioranza, a prima firma Sara Zambaia (Lega), che inserisce il test all’interno dell’Agenda di gravidanza fornita dai consultori a tutte le gestanti, che contiene l’elenco degli esami cui è possibile sottoporsi. “È un esame fondamentale per individuare le principali trisomie presenti all’interno del feto e che non è invasivo, essendo un semplice prelievo di sangue - ha spiegato Zambaia - l’innovazione di questa legge sta nel far diventare il Nipt un test di secondo livello. Dopo il test combinato, verrà offerta a tutte le donne con rischio intermedio di effettuare il NIPT gratuitamente, abbattendo così del 96,2% il ricorso ad esami diagnostici e invasivi, amniocentesi e villocentesi, che continueranno a essere previsti per le gravidanze ad alto rischio. Ricorrendo meno a questi percorsi diagnostici sono evidenti i risparmi per la Sanità regionale”.
La norma, che introduce uno stanziamento di 650 mila euro in tre anni, prevede l’erogazione del Nipt anche per le donne con gravidanza gemellare o in seguito a procreazione medica assistita. Verrà definito in seguito anche il costo totale nelle strutture pubbliche per le gestanti con rischio basso che vorranno comunque effettuare l'esame pagando l’intera quota. Oggi nel privato, come dichiarato da Zambaia, il costo “si aggira sui 700 euro”. Sarà, inoltre, istituito un tavolo scientifico permanente presso l’assessorato per valutare periodicamente l’impatto della nuova legge e l’evoluzione scientifica dei test.
Unico punto di disaccordo tra le forze politiche è la presenza delle associazioni del terzo settore accreditate all’interno dei punti nascita per sostenere psicologicamente le gestanti: una proposta che ha visto la contrarietà di Francesca Frediani (M4o - Up) tramite due emendamenti respinti, Silvana Accossato (Luv) e Diego Sarno (Pd). Approvati due emendamenti della stessa Accossato sul tavolo scientifico permanente. In dichiarazione di voto Silvio Magliano ha annunciato l’astensione del gruppo Moderati sull’intero testo.
L’Aula ha anche approvato a larga maggioranza un odg di Frediani per inserire nell’agenda della gravidanza informazioni sulla diastasi addominale, con indicazioni relative a sintomi, prevenzione, percorsi di diagnosi, trattamento e cura, e avviare il percorso per introdurre l’intervento come prestazione all’interno del sistema sanitario nazionale.
c.s.
CUNEO Consiglio regionale