Vaccini, il vademecum per i medici: “Allattamento e malattie autoimmuni non sono causa di esenzione”
La guida è stata messa a punto dall’Assimefac con lo scopo di aiutare i sanitari a distinguere le vere controindicazioni da quelle falseAllattamento, patologie autoimmuni e terapie oncologiche non sono causa di esenzione dalla vaccinazione anti-Covid. A chiarirlo sono gli specialisti dell’associazione Assimefac (Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e di Comunità), che hanno messo a punto una guida alla compilazione della certificazione di esenzione dedicata a medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e a tutte le figure mediche impegnate nelle vaccinazioni.
La guida (consultabile a questo link) avverte i medici sulle cosiddette “false controindicazioni” al vaccino: oltre a quelle citate figurano le allergie più comuni ad alimenti, animali domestici, lattice, pollini, farmaci orali. Anche per le donne in gravidanza non sussistono controindicazioni specifiche, si raccomanda semmai una eventuale valutazione specialistica. Alcune ipersensibilità (relative a polietilene-glicole-2000 PEG, metossipolietilene-glicole-2000 PEG, trometamina, polisorbato) e patologie (sindrome di Guillan-Barrè, sindrome trombotica o sindrome da perdita capillare) possono essere invece causa di controindicazione per determinati vaccini, mentre in caso di reazione allergica dopo la prima dose si raccomanda di consultare un allergologo per la valutazione di rischi e benefici. La guida di Assimefac indica, inoltre, quali siano le eventuali cause di rinvio della vaccinazione (recente infezione, paziente in quarantena, etc.).
Tutto ciò allo scopo di aiutare i sanitari a districarsi nel rilascio dei certificati di esenzione per chi non si è potuto vaccinare in via temporanea o definitiva. Le esenzioni vengono fornite in formato cartaceo con validità massima fino al 30 settembre. La durata di validità, sulla base delle valutazioni cliniche relative, verrà aggiornata quando sarà avviato il sistema nazionale per l’emissione digitale al fine di consentirne la verifica digitale. Nel frattempo possono essere rilasciate - a titolo gratuito - direttamente dai medici vaccinatori dei Servizi vaccinali di aziende ed enti dei Servizi sanitari regionali o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta dell’assistito che operano nell'ambito della campagna di vaccinazione anti Covid nazionale: “È il medico, come definito dalla normativa in oggetto, che può constatare la presenza o meno di 'controindicazioni' o 'precauzioni' o motivi di dilazione temporanea della vaccinazione Anti Sars-Cov2, che siano, in ogni caso, conformi ai criteri ed alle caratteristiche indicate dalla normativa medesima” scrivono gli estensori della guida, precisando che “non sono le 'allergie comuni' o altre patologie croniche pregresse e/o in atto che, in quanto tali, possono consentire il rilascio del certificato di esonero. La valutazione clinica delle sussistenza dei criteri di esonero è esclusiva competenza del medico e/o dello specialista, che devono attenersi alle linee guida emanate dalle società scientifiche di riferimento ed a quanto indicato dalla normativa e dalle circolari ministeriali nazionali”.
Redazione
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