Ad Alba e Bra attivi i primi 'tutor dell'integrazione'
Grazie al progetto 'Instradaaa' coordinato dal consorzio Cis affiancheranno alcuni rifugiati ospiti sul territorioUn “patto di tutoraggio” siglato tra le prime sei coppie formate da tutor volontari e rifugiati per definire i termini dell’affiancamento e gli impegni reciproci. Una trentina di tutor formati e altrettanti stranieri che hanno deciso di aderire al progetto. Due gruppi già al lavoro su tematiche specifiche, come lo scambio linguistico e la comune passione per la cucina e i film.
Entra nel vivo il progetto “Instradaaa Accoglienza Affiancamento Autonomia” che porta anche ad Alba e Bra la nuova figura del Tutor territoriale d’integrazione, grazie all’iniziativa promossa dalla rete di imprese Rifugiati in rete e coordinata dal Consorzio di Iniziative Sociali (CIS) nell’ambito del Progetto migranti finanziato dalla Fondazione CRC. Alla chiamata, alcuni mesi fa, hanno risposto una cinquantina di cittadini: una trentina di loro ha partecipato al corso di formazione, quattro incontri in tutto conclusi da pochi giorni.
Le prime tre “lezioni” si sono tenute all’Università di Scienze Gastronomiche, a Pollenzo. Ai partecipanti è stato spiegato il contesto in cui opereranno, il funzionamento del sistema di accoglienza in Italia, il significato dei termini rifugiato/richiedente asilo anche dal punto di vista giuridico, la differenza fra Cas/Sprar, i tempi dell’accoglienza, diritti e doveri dei rifugiati, la figura dell’operatore. In questo quadro, è stato spiegato quale sarà il loro ruolo come tutor e condivisi gli strumenti che avranno a disposizione. Fondamentali le testimonianze di chi ha già affiancato i rifugiati. Sono stati fugati dubbi, paure e perplessità attraverso l’analisi di possibili situazioni critiche e la valutazione delle soluzioni più idonee.
L’ultimo incontro si è tenuto al Circolo Albanova Cristo Re di Alba: questa volta erano presenti sia i tutor sia alcuni dei ragazzi ospiti delle strutture di accoglienza delle cooperative Orso e Alice che hanno aderito al progetto. Tutte le persone presenti hanno esposto al gruppo le proprie competenze da condividere nella relazione di tutoraggio e sono state individuate macro aree di scambio e di azione tra tutor e rifugiati. Dall’incontro sono uscite 6 coppie che in queste settimane hanno redatto il “Patto di tutoraggio” insieme all’operatore dell’accoglienza.
Di cosa si occuperanno questi primi tutor? Di un supporto nella ricerca del lavoro o dell’abitazione, nelle trafile burocratiche, dalle bollette al cambio medico, fino agli aspetti umani e relazionali: una telefonata, un’uscita, il coinvolgimento nella propria cerchia di amici. Nelle prossime settimane saranno organizzati nuovi momenti di incontro e scambio tra i tutor e i ragazzi rifugiati che non hanno ancora avviato un tutoraggio. Per chi fosse interessato è ancora possibile aderire. Sabato 2 giugno alle 14,30 il progetto Instradaaa sarà presentato al Migranti Film Festival a Pollenzo.
c.s.
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