Cherasco, esenzione dal canone di occupazione del suolo pubblico per le attività commerciali
Il sindaco Carlo Davico: "Siamo riusciti a trovare i fondi per coprire nelle casse comunali la parte che non entrerà dalla Cosap"A Cherasco bar, ristoranti e attività commerciali con dehor non pagheranno la Cosap per tutto il 2021. L’amministrazione cheraschese infatti, anche per quest’anno, per venire incontro alla grave situazione in cui versano le tante attività commerciali di ristorazione della città ha stabilito l’esenzione dal versamento del canone unico, che ha sostituito la Cosap, fino al 31 dicembre 2021, questo anche nel caso in cui l’esenzione non arrivi dalla normativa nazionale. Dopo mesi di serrande abbassate a causa dell’emergenza Covid-19, da pochi giorni anche il Cuneese è passato in fascia gialla e ciò ha permesso, secondo il nuovo decreto a firma del presidente Draghi, la riapertura dei ristoranti sia a pranzo che a cena ma solo all’aperto. Così chi è provvisto di uno spazio esterno, lungo i portici, i marciapiedi o nelle vie a traffico limitato può utilizzarlo, anche con la possibilità di ampliarlo fino a 40 metri quadrati; chi non ne ha e ne avrebbe bisogno può richiederlo.
A tal fine si deve presentare, possibilmente entro il 31 maggio 2021, la domanda di regolare richiesta che è lo stesso modello utilizzato per la domanda di concessione dell’occupazione del suolo pubblico: si può trovare sul sito istituzionale del Comune di Cherasco, alla sezione “L’amministrazione, Uffici, Area Finanziaria, Tributi, Come fare per, Agenda del Contribuente” oppure digitando una parola chiave nell’apposito campo di ricerca. L’esenzione vale anche per gli ambulanti dei mercati settimanali.
"Continua - dice il sindaco Carlo Davico - l'impegno dell'amministrazione nel dare aiuti concreti alle attività commerciali che in questo lungo periodo hanno subito gravi conseguenze economiche dovute alla chiusura. Pur con grande difficoltà, in quanto i bilanci comunali da anni sono molto tirati e subiscono costantemente riduzioni, siamo riusciti a trovare i fondi per coprire la parte che non entrerà dalla Cosap".
"L’abolizione della Cosap insieme ad eventuali ampliamenti dei dehor – aggiunge l’assessore Umberto Ferrondi – sono un aiuto concreto per le attività commerciali, di ristorazione, i bar, tutti fortemente colpiti da questa terribile situazione conseguente alla pandemia. Confidiamo nella responsabilità dei nostri operatori della ristorazione di rispettare le disposizioni anti contagio e ci auguriamo che presto si possa tornare ad un po' di normalità".
c.s.
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