Comunità e collaborazione: incontro con le associazioni per il progetto di volontariato aziendale
Ieri sera nell’auditorium di Banca di Cherasco il confronto con sei realtà no profit di Cuneese e Torinese“Bravi e grazie, perché se lo vedi soltanto dall’esterno non capisci davvero le esigenze del volontariato. Così ci siamo sentiti parte della collettività”. “Avete dimostrato empatia, vera apertura, voglia di collaborare”. “Un progetto illuminante di attenzione alla comunità e di vera responsabilità sociale”. Sono le parole dei referenti di sei associazioni piemontesi che, tra settembre e novembre scorsi, hanno “ospitato” come volontari oltre 100 dipendenti di Banca di Cherasco. Sono stati i lavoratori a scegliere di regalare per un giorno tempo, competenze e impegno alle onlus, per “arricchire la comunità in un processo circolare di confronto e scambio”: ovvero dare e ricevere, imparando da chi ogni giorno si impegna a risolvere problemi reali.
Il progetto di volontariato aziendale era stato ideato e promosso dagli stessi dipendenti: un anno fa Banca di Cherasco aveva lanciato tra i collaboratori il concorso di idee “Green Team” per sviluppare progetti innovativi legati a sostenibilità ambientale e sociale, inclusione, trasparenza nella governance. E nella sezione “benessere della collettività” aveva vinto l’idea di volontariato aziendale che ha coinvolto onlus diverse, ognuna con la propria missione e bagaglio di esperienze, dall’assistenza ai più fragili alla promozione dell’educazione, dalla tutela degli anziani all’aiuto ai poveri o ai disabili.
Le realtà coinvolte: a Bra la cooperativa Aghav che gestisce un centro diurno per disabili, poi la mensa sociale Caritas e l’emporio solidale della parrocchia San Giovanni, oltre al progetto Compitando, ovvero il sostegno scolastico alle famiglie in difficoltà; a Cherasco i dipendenti di Banca di Cherasco hanno aiutato l’associazione Il Sorriso e il suo centro di aggregazione per disabili, oltre alla casa di riposo; a Frossasco nel Torinese è stata coinvolta la Caritas (sia con l’emporio degli abiti usati sia per la consegna dei pacchi alimentari ai meno abbienti) mentre a Sommariva Bosco i bancari sono stati impegnati nell’orto sociale messo a disposizione delle fasce più deboli della popolazione.
Ieri sera, martedì 10 dicembre, nell’auditorium della Banca in frazione Roreto c’è stato un incontro con oltre 40 rappresentanti di tutte queste realtà no profit: erano presenti anche gli assessori comunali al Sociale di Cherasco e Bra, Agnese Dogliani e Lucilla Ciravegna. Una serie di interventi e considerazioni, oltre a foto e filmati, per dare valore al fatto che i dipendenti da un lato hanno messo a disposizione della collettività il proprio impegno e competenze, dall’altro hanno fatto
un’esperienza che “cambia il modo di vedere le cose, rafforza la collaborazione, rende protagonisti nel cambiamento sociale”. Un momento di ringraziamento (i ragazzi del doposcuola Compitanto di Bra hanno realizzato un cartellone con gli auguri) e scambio, poi, prima di un piccolo rinfresco e degli auguri di Natale, l’annuncio di un contributo da parte della Banca a ciascuna delle associazioni. Con la speranza che il progetto da “sperimentale” diventi un’abitudine per generare impatti positivi nelle comunità .
A conclusione della serata è stato ricordato che “il volontariato aziendale rappresenta una straordinaria opportunità di crescita anche per l’azienda stessa, anche di un Istituto di Credito Cooperativo come siamo noi: il successo non si misura solo con i numeri, ma anche con sorrisi, cambiamenti positivi, empatia e attnezione all’inclusione”.
c.s.
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