Ha fatto tappa anche a Pollenzo la terza Pedalata Unesco in Piemonte
Lo scorso fine settimana 230 ciclisti tra le vigne patrimonio dell’Unesco 'La bici unisce il territorio'Una kermesse dedicata al ciclismo con protagonista i territori di produzione del Brachetto d’Acqui docg Moscato d’Asti docg nella splendida cornice dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, bene patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco dal 2014. Amanti della bici, coppie e famiglie si sono date appuntamento ad Acqui Terme e Canelli per la sfida più vinosa dell’anno: attraversare i vigneti di oltre 50 comuni. Grazie ad una intesa tra i consorzi del Moscato d’Asti e Brachetto d’Acqui con il giornalista ciclista Giancarlo Perazzi, direttore di radio Acqui Vallebormida Monferrato, è nata la Pedalata tra le Vigne, tra i siti Unesco del Territorio. “Siamo felici di aver unito il territorio attraverso la bici promuovendo i nostri vini venduti in tutto il mondo - sottolinea Giancarlo Perazzi, direttore di Radio Acqui e responsabile del gruppo Bike is life - PedaliAMO ITALIA, nato per la promozione del territorio legato ai beni patrimonio dell’Umanità.. Ringrazio i consorzi dell’Asti e Brachetto d’Acqui, sponsor dell’evento, Claudio Chiappucci per la sua partecipazione e tutti i 250 attori, tra ciclisti e volontari, che hanno collaborato alla realizzazione di questo evento. In particolare voglio citare il consigliere Sergio Panero e l’assessore allo sport Massimo Borelli per la collaborazione alla riuscita dell’evento”.
230 amanti della bici hanno infatti percorso più di 200 chilometri tra la province di Alessandria, Asti e Cuneo visitando siti Unesco e degustando vini e prodotti tipici del territorio. “Sono molto contento dell’adesione di persone provenienti principalmente dal Piemonte e dalla Liguria per aderire ad un progetto che vuole coniugare cibo e sport e rafforzare il rapporto tra la terra e i propri attori” conclude il campione italiano dei giornalisti ciclisti senior. Oltre all’amministrazione di Bra alla manifestazione hanno aderito il comune di Acqui Terme, Canelli, la banca del vino di Pollenzo, l’associazione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, le associazioni locali sportive Sanetti sport e la Bicicletteria, il gruppo Lions club Nizza Monferrato e Canelli, l’enoteche regionali del vino di Acqui, Nizza e Canelli, la protezione civile, i partner tecnici Enervit, Selle Italia e Bikeribbon.
Sabato è stata la volta della scoperta del percorso del Brachetto d’Acqui con 91 km e 1250 m di dislivello. Un tracciato che attraversa tutti molti comuni di produzione del noto vino acquese, in particolare Strevi, Ricaldone, Maranzana, Nizza Monferrato, Cassinasco, Vesime, Monastero bormida e Terzo ovviamente con la città termale come punto di partenza e arrivo. Oltre 150 ciclisti sono partiti dalla Bollente scortati dalla polizia locale e la protezione civile. Prima sosta sulla terrazza Unesco di Ricaldone e primo ristoro all’enoteca di Nizza. Altri corridori si sono aggiunti alla carovana in una splendida giornata di sole che ha proseguito verso l’apice della salita di Santa Libera ad oltre 600 metri di altezza lasciando il fiume Belbo per sconfinare lungo la Bormida. Arrivo e ristoro all’enoteca regionale Acqui, terme e Vino dove i corridori hanno assaporato, ancora una volta il vino locale. Domenica protagonista il territorio del Moscato d’Asti con un percorso di 114 km e 1600 m di dislivello tra Langhe-Roero e Monferrato. Giro di Boa a Pollenzo, patrimonio Unesco dove è stata organizzata la visita alla Banca del vino e un ristoro intermedio con la salsiccia e vino locali a cura del Comune di Bra. La carovana si è poi spostata verso il castello di Serralunga d'Alba dove ha scalato (anche a piedi) il muro di Tezzo con pendenza del 25%. A chiudere il circuito la salita di Tre Cunei con arrivo nella città delle bollicine con ristoro finale all’enoteca di Canelli e Astesana tra salumi, formaggi e il risotto alla barbera.
c.s.
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