Il Bra dop protagonista con la salsiccia e la focaccia a 'Bra’s'
Al Movicentro di Bra un nutrito pubblico ha avuto modo di assaggiare le molteplici declinazioni della celebre Dop in purezza, con la focaccia e nei piatti preparati da noti chef stellatiUna tre giorni all’insegna delle eccellenze enogastronomiche che identificano la nostra provincia, tra cui spicca un formaggio che è ormai uno status symbol della Granda: il Bra Dop. Dal 6 all’8 dicembre il celebre prodotto caseario è stato uno dei protagonisti del weekend stellato di Bra dedicato a quelle prelibatezze che rendono il Piemonte una delle regioni italiane che maggiormente contribuiscono alla ricchezza agroalimentare nazionale.
“Siamo orgogliosi di aver visto a Bra la nostra perla casearia – commenta Franco Biraghi, presidente del Consorzio di tutela del Bra – un formaggio che è anche un simbolo di tutto ciò che rappresenta e in cui noi crediamo fortemente. Un prodotto che, nonostante da solo sia in grado di dare il meglio di sé, sa costruire importanti sinergie con gli altri capisaldi del territorio, conferendo ancora più valore a una zona che sta diventando emblematica quando si parla di turismo enogastronomico” ha concluso Biraghi. L’inaugurazione ha avuto luogo venerdì 5 dicembre alle 18 al Movicentro di Bra, “luogo di arrivo ma anche il posto da cui partono le eccellenze che devono raggiungere tutti quanti” ha commentato il sindaco di Bra Giovanni Fogliato, dove tre chef d’eccezione (Massimo Camia, Maurilio Garola e Davide Palluda) hanno contribuito a rendere onore a quegli scrigni di gusto che da secoli rappresentano la carta di identità perfetta del territorio: dalla salsiccia alla focaccia, dai grandi vini delle Langhe e del Roero fino a quella duplice declinazione di uno dei formaggi più amati che costituiscono un motivo di forte orgoglio per tutti.
Un allestimento di grande effetto che ha tenuto conto di tutte le peculiarità culinarie che contribuiscono a delineare il ritratto della città e che sono state esaltate attraverso piatti stellati, il tagliere di Bra e la focaccia di Bra che ha unito quel trittico di sapori costituito da farina, salsiccia e Bra Tenero. Se i vini e la salsiccia sono, come ha sottolineato Luigi Barbero, presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero Scarl “ambasciatori formidabil” c’era, appunto, un ulteriore protagonista: “Il Bra, di cui Franco Biraghi è un grandissimo produttore che ha sempre nuove idee e progetti per portare questo formaggio ancora più in alto e che ama e crede fortemente in questa città”. Il fatto di trovarsi in una realtà che vanta una ristorazione tra le migliori a livello mondiale è senza dubbio dovuto ai grandi ambasciatori, di cui gli chef stellati si sono resi superbi interpreti, e al modo in cui queste ricchezze sono state valorizzate nel tempo. “Se Bra è diventata un punto di riferimento enogastronomico dove la salsiccia rappresenta la punta di diamante – ha commentato il presidente della Camera di Commercio Ferruccio Dardanello – è grazie anche all’apporto di questo formaggio che reca con sé il nome della nostra comunità e che Franco Biraghi ha saputo prendere e rilanciare a livello nazionale e internazionale”.
Con i suoi oltre 6 mesi di stagionatura la versione dura garantisce un sapore spiccato e una personalità decisa e ben definita mentre la declinazione tenera (stagionata minimo 45 giorni) è una vera e propria fucina di dolce delicatezza. Questi i punti di partenza che hanno consentito agli chef e ai panettieri di esaltare nel modo migliore un formaggio che è oltre a essere un’imprescindibile presenza sulle nostre tavole, è destinato ad arrivare ancora più in alto.
c.s.
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