Borgo San Dalmazzo
21 novembre 1943, 331 ebrei partono da Borgo San Dalmazzo verso Auschwitz: le iniziative per ricordarli
Nell'occasione il percorso multimediale "Memo4345", inaugurato in estate, sarà aperto tutto il giorno, con alcuni appuntamenti collateraliIl 21 novembre del 1943, a Borgo San Dalmazzo, aveva cominciato a nevicare di prima mattina. Quel giorno, sospinti e controllati da una manciata di SS tedesche, 331 ebrei internati nel campo cittadino raggiungevano la stazione ferroviaria e venivano fatti salire su vagoni-merci. Iniziava così la loro deportazione, via Nizza-Drancy (Parigi), verso il campo di concentramento di Auschwitz.
"Quel giorno, come quest’anno, il 21 novembre cadeva di domenica. Una suggestione che ci aiuterà a ricordare. - commenta Adriana Muncinelli, curatrice di MEMO4345 e autrice del libro “Oltre il nome” -. Mentre gli abitanti di Borgo San Dalmazzo, in buona parte erano in chiesa per la Messa o erano chiusi nel tepore delle loro case (l’ora e il giorno scelti non furono certo casuali), una lunga colonna di internati percorreva la strada principale del paese diretta alla stazione. Di quei 331 che partirono quel giorno, diretti ai campi di sterminio ne sopravvissero 39".
Nel 78° anniversario di quei momenti, MEMO4345, il percorso multimediale di approfondimento storico e didattico sulla Shoah inaugurato lo scorso settembre nell’ex chiesa di Sant’Anna, a lato del Memoriale della Deportazione di Borgo San Dalmazzo, propone una serie di iniziative.
"Domenica 21 novembre il percorso di MEMO4345 sarà aperto al pubblico dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14 alle 18 per una giornata di fruizione libera e gratuita - riferisce l'assessore alla Cultura Roberta Robbione -. La mattina, alle ore 10.30, è prevista la lettura teatrale di alcune pagine del libro “Oltre il nome”, a cura di Elide Giordanengo, fondatrice della compagnia "Teatro degli Episodi" e attrice della compagnia Cantoregi di Racconigi. A seguire, per tutto il giorno, il pubblico potrà visionare le 7 video-narrazioni dedicate alla storia dei Dreifuss, Schonbrunn, Gallant, Zylber, Greve, Judkowski, Schustermann, deportati proprio quel giorno
dalla nostra città. Sono storie che si inseriscono nella “Grande Storia” della Shoah in Europa e che aiutano a definire nettamente i contorni di ciò che successe allora e a essere oggi donne e uomini di pace".
In un giorno carico di significato come il 21 novembre, la scelta di MEMO4345 è quindi quella di lasciare parlare la ricerca storica e i testimoni di quei momenti attraverso i video realizzati da Progetto Cantoregi.
"Fino agli anni '70 nessuno conosceva quanto accaduto a Borgo San Dalmazzo - spiega Sergio Soave, presidente dell’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo -, la società cuneese aveva in qualche modo contenuto quei fatti, consegnandoli all'oblio. Ora è arrivato il momento di fare i conti con quel passato".
"In questi momenti la memoria collettiva è molto importante - commenta il Sindaco di Borgo San Dalmazzo, Gian Paolo Beretta -. I luoghi della memoria ci parlano anche del nostro presente, non possiamo dimenticare mai queste tragedie accadute sul nostro territorio".
Continuano intanto per tutto il mese di novembre le aperture del fine settimana a MEMO4345. Ogni sabato e domenica (ad esclusione di domenica 21 novembre) visite guidate la mattina alle ore 10.30, il pomeriggio alle ore 14.30 e 16.30 (posti limitati, consigliata la prenotazione). In settimana apertura su richiesta per gruppi e scolaresche. La prenotazione può essere effettuata presso l’Ufficio Turistico IAT di Borgo San Dalmazzo (Tel. +39 0171 266 080 - dal mercoledì al venerdì, ore 08.30 - 12.30 e 14.30 - 17.30 / sabato e domenica ore 09.30 - 12.30) o via mail scrivendo a [email protected].
Per maggiori informazioni su MEMO4345: www.memo4345.it.
c.s.
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