A Caraglio si sperimenta l’ambulatorio della salute
Un nuovo servizio per la presa in carico delle patologie ad andamento cronicoNasce a Caraglio l’ambulatorio della per la presa in carico delle patologie ad andamento cronico. Il nuovo servizio completa quelli già attivati presso l’ambito di Caraglio: oltre ai servizi domiciliari normalmente offerti, un punto sanitario innovativo con gli ambulatori dei medici di medicina generale, il punto prelievi e l’ambulatorio di vulnologia.
Dal martedì 11 ottobre saranno inseriti i primi utenti, come da segnalazione del medico curante, con un ruolo attivo svolto dall’Infermiera di Famiglia e di Comunità che si fa carico del monitoraggio continuo, dell’educazione terapeutica e agli stili di vita, dell’integrazione degli interventi necessari caso per caso per caso sempre a stretto contatto con lo specialista medico di riferimento. L’accesso all’ambulatorio è subordinato alla richiesta del medico di famiglia e l’appuntamento per la prima visita sarà comunicato direttamente dalle Infermiere di Famiglia e di Comunità.
Una Sanità che cambia
I nuovi modelli assistenziali che vengono proposti a livello nazionale e regionale convergono sempre più verso l’obiettivo di sviluppare, progressivamente, un modello di organizzazione sanitaria territoriale in cui l’ospedale non può più essere il riferimento di centralità del sistema e l’unico luogo deputato ad erogare prestazioni assistenziali; la risposta di base del sistema sanitario viene spostata a un livello più vicino al cittadino e alla comunità locale, con possibilità di accedervi nell’intero arco della giornata; si allarga, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, l’offerta di risposte sanitarie di primo livello, nell’ambito di percorsi diagnostico-terapeutici predefiniti, fondati sull’interrelazione fra medicina di territorio e medicina specialistica.
Si stima che un anziano su quattro sia affetto da una o più patologie croniche, le “nuove epidemie” che sono la causa di oltre il 50% di frequenti ricoveri ogni anno e assorbono circa l'80% della spesa sanitaria. Per ridurre gli accessi al pronto soccorso, l'ospedalizzazione impropria e aggiungere qualità alla vita, è necessario un cambio di paradigma assistenziale. Il territorio e il domicilio sono i luoghi di cura privilegiati, mentre agli ospedali spetta la competenza sulle urgenze e sull'alta specializzazione. Le malattie croniche coinvolgono tutte le fasce d'età, ma un'attenzione particolare va rivolta ai fragili e agli anziani. Fondamentale per questi aspetti l’integrazione fra medici di Medicina Generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermiere di cure domiciliari e infermiere di famiglia e comunità.
c.s.
CARAGLIO Caraglio