A Dronero un incontro per parlare di spopolamento delle valli e "nuovi montanari"
Ieri sera l'iniziativa organizzata dal Centro Studi Cultura e Territorio nell’ambito della rassegna “Tracce”Il tema dello spopolamento delle valli è stato al centro di un animato incontro a Dronero, mercoledì 29 gennaio, organizzato dal Centro Studi Cultura e Territorio nell’ambito della rassegna “Tracce”. Marco Gautero ha illustrato i contenuti della sua tesi di laurea su Ritorni e restanze nelle aree interne: i nuovi montanari. Partendo da un excursus storico sul rapporto fra Stato centrale e aree interne fin dalla costituzione del Regno d’Italia, il giovane studioso cuneese è poi passato a ricostruire le tappe più significative del popolamento (e successivo spopolamento) delle Alpi, alla distinzione tra Alpi sfruttate e Alpi abitate, per concludere con l’individuazione di diversi profili di “nuovi” montanari, supportata da alcune significative testimonianze più legate al territorio delle Alpi Cozie e Marittime. E’ risultato chiaro, dal suo intervento, che il problema della crisi demografica nell’area alpina non comincia nel Novecento, come si tende a pensare, ma risale ad un periodo di molto anteriore, con ogni probabilità al Settecento. E questa crisi è legata ad una pluralità di fattori, come il cambiamento climatico (calo delle temperature tra XVII e XIX secolo) e ai nuovi equilibri politici europei, sanciti già nel trattato di Utrecht del 1713, a causa dei quali le Alpi non sono più un ponte fra comunità ma un confine presidiato dalle armi.
Il pubblico che affollava la sala “Giolitti” di Dronero rappresentava molte delle valli cuneesi: erano presenti, infatti persone (molti i giovani) che arrivavano dalla valle Gesso, dalla valle Pesio, dalle valli Stura, Grana, Maira e Varaita. Numerosi gli interventi al termine dell’applaudita relazione di Marco Gautero: qualcuno ha sottolineato le difficoltà che assillano chi vuole stabilirsi in montagna, dalla mancanza di servizi essenziali alla mancanza di incentivi o sgravi fiscali per chi vuole avviare un’attività, altri hanno affrontano il tema dell’utilizzo delle importanti risorse naturali delle valli, come l’acqua o il legno, altri ancora hanno affrontato i temi più complessi della crisi delle micro comunità alpine in termini di relazione (soprattutto per i bambini) o della difficoltà di interlocuzione politica. Citati come esempi positivi su cui vale la pena di riflettere per valutarne la replicabilità i progetti di rigenerazioni realizzati a Ostana e a Sant’Anna di Valdieri, grazie all’apporto di energie da altri territori. Chiamato in causa da alcuni interventi di residenti in valle Maira, è intervenuto Mauro Astesano, Sindaco di Dronero e Vice Presidente dell’Unione Montana: forte della sua lunga esperienza professionale nelle Comunità Montane, ha fatto il punto sulle sfide che hanno di fronte gli amministratori locali, in un quadro normativo molto complesso. Molte speranze sono riposte nel nuovo Assessore regionale alla Montagna, Marco Gallo, senza dubbio vicino al territorio delle valli cuneesi.
Michele Pernice
DRONERO Dronero