A Monterosso Grana un cantiere di lavoro dedicato a detenuti
Il progetto di reinserimento sociale finanziato dalla Regione coinvolge due personeÈ iniziato il 18 marzo il progetto per l’inserimento al lavoro di persone private della libertà personale. Si tratta di una iniziativa fortemente voluta dal Sindaco, nella logica della giustizia “riparativa” prevista dall’Ordinamento Penitenziario che offre la possibilità ai detenuti di prestare la propria attività all’esterno nell’ambito di progetti di pubblica utilità in favore della collettività, da svolgere negli Enti pubblici.
Il Comune di Monterosso Grana ha istituito quindi un nuovo cantiere di lavoro della durata di 12 mesi per 25 ore settimanali, per due persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e segnalate dalla Casa Circondariale di Cuneo e dall’Ufficio Esecuzione Pena Esterna di Cuneo.
L’iniziativa, rientra nel progetto a valere sul bando regionale “Cantieri di lavoro per persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale - Azione 2 – Periodo 2023-2024”. Diverse le attività di cui dovranno occuparsi i soggetti e tra queste: mantenimento dei tappeti erbosi nelle aree verdi di pertinenza delle scuole e delle aree pubbliche; manutenzione e riparazione delle attrezzature ludiche (molle, scivoli, altalene e giochi multifunzione) presenti nei parchi pubblici e delle strutture di arredo urbano (panchine, ringhiere, parapetti); manutenzione dei selciati (con sistemazione di porzioni, laddove degradato) e delle siepi e cespugli, comprensiva di potatura di contenimento, pulizia e rimozione delle parti secche.
“Un sostegno concreto e operativo, insomma, ma soprattutto un percorso di aiuto e di promozione sociale dedicato a due persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. È il primo anno che il Comune di Monterosso Grana si trova impegnato nella predisposizione dei Cantieri di lavoro - ha dichiarato il Sindaco Stefano Isaia - che rappresentano uno straordinario strumento di solidarietà e dignità umana, favorendo il reinserimento lavorativo di individui fragili. Nessun isolamento e nessuna stigmatizzazione sociale, quindi, ma al contrario la possibilità di un’esperienza formativa al servizio della collettività. Sono doverosi alcuni ringraziamenti: agli uffici comunali, capaci di elaborare un progetto entrato nella graduatoria regionale (17 progetto approvati), alla Regione Piemonte che ci consente l’attivazione del percorso, all’Assessore Isoardi e all’operaio Massimo che seguiranno il percorso dei soggetti, al collega sig. Chiavassa che, vista l’esperienza positiva del Comune di Centallo, ci ha consigliato questo progetto e grazie al dott. Pessolano della casa Circondariale di Cuneo e agli uffici dell’Esecuzione Penale Esterna di Cuneo per la costruttiva ed efficiente collaborazione”.
c.s.
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