Agricoltura, Coldiretti Piemonte: "No alla comunicazione preventiva di spargimento"
L'associazione di categoria contro la disposizione: "È inapplicabile, il settore zootecnico fa già la sua parte"Dopo l’ultima deliberazione regionale di dicembre, relativa all’aggiornamento del Piano Stralcio Agricoltura che apre alla possibilità di applicare soluzioni alternative e innovative, serve urgentemente ridefinire anche alcune delle incombenze burocratiche che la Regione Piemonte ha previsto a carico delle imprese agricole, in particolare zootecniche. Lo afferma Coldiretti Piemonte, che nello specifico ribadisce, come richiesto ancora di recente, di eliminare anche la necessità della comunicazione preventiva dello spandimento, disposizione lontana da una reale fattibilità e impattante sull’attività imprenditoriale.
“L’impostazione così prevista introduce un adempimento non gestibile, sia in considerazione dell’elevato numero di allevamenti interessati, sia per il significativo livello di variabilità a cui è soggetta l’attività di spandimento”, dichiara Bruno Mecca Cici, vicepresidente con delega alla zootecnica di Coldiretti Piemonte. “È necessario - aggiungono Cristina Brizzolari e Bruno Rivarossa, presidente e delegato confederale Coldiretti Piemonte – che questa disposizione venga eliminata dalle linee guida per non appesantire ulteriormente le imprese zootecniche a livello burocratico”.
c.s.
CUNEO Coldiretti - Piemonte - agricoltura