Al Cinema Monviso arriva il film del dissidente iraniano Rasoulof “Il seme del fico sacro”
A Cuneo nei prossimi giorni, oltre alla pellicola del regista e sceneggiatore Mohammad Rasoulof, ci sarà ancora l'opportunità di vedere “Il caso Belle Steiner”, ispirato a un romanzo di SimenonDopo “Il male non esiste”, il regista e sceneggiatore iraniano Mohammad Rasoulof, più volte condannato in patria a causa dei suoi film e ora esiliato in Germania, riesce a veicolare un altro lavoro potente e significativo, mostrando un Paese, la repubblica islamica affacciata sul golfo Persico, dove la vita stessa è una prigione. Il film s’intitola “Il seme del fico sacro”, che a partire da venerdì 28 marzo sarà in proiezione al Cinema Monviso. Il film segue le vicende di Iman, che ha appena ottenuto l’ambita promozione a giudice istruttore presso il Tribunale rivoluzionario di Teheran, proprio quando un’ondata di proteste popolari inizia a scuotere la società. A casa, le sue due figlie Rezvan e Sana, studentesse, sono forti sostenitrici delle contestazioni, mentre la moglie Najmeh cerca di conciliare gli schieramenti. Quando la sua arma di servizio scompare misteriosamente, la paranoia s’impadronisce di Iman, che comincia a imporre restrizioni sempre più drastiche agli abitanti della casa. Questo dramma, che da familiare diventa sociale, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui candidatura ai premi Oscar, al Festival di Cannes e ai Golden Globes.
“Il Seme del Fico Sacro” sarà proiettato venerdì 28 marzo alle 21, sabato 29 alla stessa ora e domenica 30 con due spettacoli, alle 16 e alle 21. Infine, lunedì 31 marzo, sempre alle 21, tornerà in sala per un’ultima proiezione.
Nei prossimi giorni ci sarà ancora l’opportunità di vedere nella sala di via XX Settembre “Il caso Belle Steiner”, il nuovo film di Benoît Jacquot ispirato a uno dei capolavori del maestro del giallo Georges Simenon (“La morte di Belle”, edito in Italia da Adelphi). La trasposizione cinematografica, che annovera tra i protagonisti Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg, non sfigura di fronte all'originale letterario. La trama ripercorre la vita senza acuti di Pierre, professore di matematica al liceo, e di sua moglie Cléa, proprietaria di un negozio di ottica, che verrà sconvolta quando la ragazza adolescente che ospitano in casa, Belle, viene trovata morta nella sua cameretta. I sospetti si concentrano subito sull'uomo, ultimo ad aver visto viva la ragazza. Cléa crede ciecamente all'innocenza di suo marito, mentre Pierre si difende dalle accuse assumendo un atteggiamento del tutto passivo e indecifrabile rispetto a quanto gli sta accadendo. Il film è una riflessione sull'impenetrabilità dell'essere umano e sull'eterno enigma dell'applicazione della giustizia, riletto alla luce delle derivate contemporanee verso la gogna mediatica. Temi che nel nostro Paese sono di stretta attualità.
“Il caso Belle Steiner” sarà in programmazione giovedì 27 marzo alle 21, sabato 29 alle 18.30 e domenica 30 alle 19. L'ultima proiezione è in programma martedì primo aprile alle 21.
Infine, mercoledì 2 aprile, alle ore 21, si svolgerà una conferenza di ProNatura.
Per ulteriori informazioni sulla programmazione, che può subire variazioni, è consigliato consultare il sito ufficiale del Cinema Monviso o contattare direttamente il cinema. I biglietti possono essere acquistati online o presso la biglietteria a partire da trenta minuti prima della proiezione.
c.s.

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