Al liceo De Amicis di Cuneo si sperimenta un modo diverso di fare arte
Alcune classi terze si sono armate di fogli da disegno e matita e da sotto i portici hanno dedicato del tempo a disegnare il Sacro Cuore, imparando a guardare la realtà con occhi diversiA metà gennaio è terminato il restauro della facciata della chiesa del Sacro Cuore di Cuneo, e qualcuno quella bellezza l’ha notata. Sono alcune classi terze del liceo Edmondo De Amicis, che ha sede a un paio di vie dalla chiesa. Accompagnati da giornate che anticipano la primavera, hanno dedicato un po’ di tempo ad ammirare la facciata e a disegnarla. Magari a qualcuno che passeggiava sotto i portici è capitato di vederli: c'erano giovani seduti a terra e altri in piedi, tutti concentrati e armati di fogli da disegno e matite.
“L’idea è nata perché i ragazzi passano tutti i giorni davanti a edifici di una bellezza non comune senza darci troppo peso, anzi spesso non notandoli nemmeno”, spiega Christian Di Nicuolo, da quest’anno docente di storia dell’arte al De Amicis. Di Nicuolo negli scorsi giorni ha deciso di far uscire i suoi studenti dalle mura del liceo, portandoli davanti al Sacro Cuore. Dall’altro lato della strada ragazzi e ragazze hanno potuto guardare con gli occhi diversi quella chiesa che intravedono di sfuggita tutti i giorni trascinandosi verso scuola o correndo a prendere l’autobus.
“Sono quegli stessi studenti che vengono portati in gita in altre città per visitare monumenti che non hanno nulla di più di quello che Cuneo finalmente sta tirando fuori dal cilindro tramite restauri come quello del Sacro Cuore, riconversioni e riprogettazione degli spazi cittadini”, continua Di Nicuolo. Un modo diverso di fare arte quindi, uscendo all’aria aperta, guardandosi intorno e imparando a vedere ciò che ci circonda con occhi diversi.
Micol Maccario

arte - sacro cuore