Al Rotary Club di Cuneo consegnati i riconoscimenti in ricordo dell’ingegnere Fabrizio Corino
Originario di Santo Stefano Belbo, morì un anno fa per setticemia. Premiati due studenti di Novara e Marsala del Politecnico di TorinoSi è svolta nei giorni scorsi, nel corso di una serata organizzata dal Rotary Club Cuneo 1925, la cerimonia per la consegna della borsa di studio e del premio di laurea a due studenti meritevoli, del Politecnico di Torino. Riconoscimento intitolato alla memoria dell’ingegner Fabrizio Corino, deceduto un anno fa - nella notte tra sabato 23 e domenica 24 giugno - per una setticemia multiorgano, ossia una grave infezione che ha colpito molti organi vitali, fino a causarne la morte.
“Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere”. È questa la frase di Albert Einstein - molto cara al all’ingegner Fabrizio Corino - che è stata riportata come introduzione su entrambe le attestazioni, consegnate ai due vincitori. Luca Parrinello, 22 anni di Marsala, si è aggiudicato la borsa di studio per essersi distinto nel corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica, mentre Barnaba Ubezio, 24 anni di Novara, si è aggiudicato il premio per il miglior elaborato in materia di innovazione tecnologica nell’ambito dei manipolatori industriali del corso di laurea magistrale in Mechatronic Engineering con la tesi dal titolo: “Sensor fusion for Mobile Manipulatros” tesi di laurea, incentrata sulla robotica, tema sul quale lo stesso Fabrizio Corino aveva sviluppato la sua tesi di laurea negli anni1987/1988.
Entrambi hanno espresso sentimenti di stima per la famiglia e per l’ingegner Corino. Per Luca Parrinello: "Dalle testimonianze ricevute, emerge una persona con fortissimi ideali, attenta alla formazione ed alla cultura, comportamenti che possono rendere grande una comunità, una nazione dal punto di vista tecnologico, economico ma soprattutto umano”. Per Barnaba Ubezio: “Premesso che è un modo nobile ed intelligente per ricordare qualcuno, è grazie ad iniziative come questa che si possono portare all’attenzione ambititi come la robotica ancora debole in Italia ma di grande interesse in altri stati europei. Per quanto mi riguarda, ho potuto realizzare la tesi trasferendomi per nove mesi in Germania ed attualmente lavoro in Austria”.
“Ringraziamo le famiglie Noto e Corino che con questo premio hanno onorato la memoria dell’ing. Corino che sarà di ispirazione ed esempio per ii nostri progetti futuri”, hanno infine detto i due giovani premiati. A volere fortemente l’istituzione di questi due riconoscimenti, sono state la moglie di Fabrizio Corino, Ines Noto e la sorella Paola Corino in una serata che come dichiarano: “Non vuole essere una celebrazione ma di aiuto a delineare il valore di Fabrizio come persona e professionista nei confronti di chi si appresta a ricevere un premio a lui intitolato senza averlo conosciuto. Fabrizio era una persona buona e sensibile con un profondo senso di meritocrazia e dare la possibilità a due studenti in gamba di essere riconosciuti come tali per il lavoro svolto durante gli studi ci è sembrata un’iniziativa di pregio per avviare le loro carriere lavorative”.
“Una serata - prosegue la moglie Ines - densa di emozioni, dal dolore per l’assenza di Fabrizio per quello che è stato e non sarà più, alla forza ed al coraggio che tante persone in questo anno difficile che ha cambiato per sempre le nostre vite, con la loro vicinanza ed il loro affetto ci hanno trasmesso e continuano a trasmetterci”.
La volontà di ricordare ed onorare la memoria di Fabrizio da parte di Ines e Paola, si concretizzerà entro l’estate nella donazione di una “giostra inclusiva” per dotare uno dei tre parchi giochi di Santo Stefano Belbo - città natale di Fabrizio Corino, dove ha ricoperto anche la carica di assessore comunale - di attrezzature adatte a bambini con difficoltà motorie. “Paola ed io - ha concluso Ines, la moglie di Fabrizio -, con l’aiuto di tanti amici meravigliosi, lavoreremo per mantenere “nel tempo” tutto quello che abbiamo iniziato a progettare e realizzare iniziative ed attività che potranno ricordare Fabrizio sempre”.
c.s.
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