Autopittura, quando la Fiat 500 incontra l’arte
Al museo Mallè di Dronero si inaugura sabato 25 la mostra che celebra l’utilitaria simbolo della casa automobilistica torineseIl Museo Mallé di Dronero ci ha abituato, negli anni, a mostre e altre iniziative di grande qualità e originalità. Tenuto conto che si tratta di una piccola realtà museale, con risorse limitate, la sua virtuosa, innovativa ed efficace politica culturale merita un doppio apprezzamento. Particolarmente meritevole la curatrice del Museo, Ivana Mulatero, che lo ha “adottato” ormai da molti anni e continua a proporre iniziative, a costruire reti, a coinvolgere scuole, imprese, associazioni nelle sue attività. Ma encomiabile è anche l’impegno del Comune di Dronero, che dopo l’insediamento della nuova Amministrazione, ha moltiplicato gli sforzi per assicurare al museo un sostegno adeguato: nel 2022 è stato redatto un nuovo regolamento, è stata riconosciuta ufficialmente la figura del curatore, si è intensificata la partecipazione a bandi, tanto che Dronero è uno dei 17 Comuni piemontesi che ha visto finanziate dalla Regione Piemonte le sue attività espositive per il triennio 2022-2024. Anche di questo si è parlato sabato 25 marzo, al Museo Mallé, in occasione dell’inaugurazione della mostra“Autopittura. Quando la Fiat 500 incontra l’arte”. Un’altra proposta interessante, godibile da ogni tipo di visitatore, dai bambini agli anziani. La mostra è organizzata in collaborazione con Fiat 500 Club Italia, Primo Liceo Artistico di Torino, UNICEF. Si tratta dell'esposizione di 25 "musetti" in scala 1:1 messi a disposizione dal Fiat 500 Club e interpretati dagli studenti e dalle studentesse del Primo Liceo Artistico di Torino e dai loro docenti, che hanno reinventato in chiave artistica, il frontale della mitica Cinquecento. Nell’introduzione del vivace catalogo, Ivana Mulatero scrive: Le forme curvilinee e burrose del «musetto» dipinte con colori ad olio e vernici, rivestite da piume, indumenti, muschio, tulle e altri oggetti del mondo reale, sono diventate simbolo di fuga e di ribellione, associandole a protagonisti di pellicole cinematografiche o a personaggi dei fumetti e dei cartoni animati. C’è anche un’idea di inquietudine che traspare dai soggetti prelevati e storpiati dal mondo dell’arte, la Pop art in testa ma pure la citazione colta di un dipinto di Felice Casorati, o di rilancio al mito futurista della dinamicità, inclusa anche una variante interpretativa con il cambio di passo e l’ingresso nella classicità di un oggetto icona ormai transgenerazionale sebbene ci sia anche l’ironia di un’assonanza tra il nome dell’auto e la banconota da 500 euro simbolo del nostro assetto governativo europeo che si sta interrogando su quale futuro per una mobilità sostenibile in accordo con gli obiettivi di salvaguardia dell’ecosistema come prefigurato dall’Agenda 2030.
Per la mostra Diego Crestani ha realizzato una splendida gigantografia che raffigura una Cinquecento sul Ponte del Diavolo di Dronero e che suggella il rappoprto che si è venuto a creare fra la città e il Fiat 500 Club Italia. I bambini ( ma non solo loro) gradiranno moltissimo anche una selezione di un centinaio di modellini originali e assai rari della mitica auto provenienti da una collezione privata. Una bella occasione per farsi accompagnare dai genitori a visitare la mostra e il museo.
Durante l’inaugurazione (e sulla pagina Facebook del museo) Ivana Mulatero ha lanciato un’altra simpatica iniziativa legata al tema della mostra: molte persone hanno ricordi legati alla Cinquecento, entrata in produzione nel 1957 e diventata in breve tempo una delle icone del boom economico degli anni Sessanta. Chi desidera mettere nero su bianco questi ricordi e condividerli con altri, può inviarli al museo ([email protected]) o portarli direttamente in occasione di una visita. I testi saranno raccolti e pubblicati sul sito del museo.
La collaborazione tra Museo Mallé e Primo Liceo Artistico di Torino aveva già dato buoni frutti nel 2017, in occasione di un’iniziativa legata a “Dronero, un borgo ritrovato” e sottolinea il forte legame culturale fra Dronero e il capoluogo piemontese: il Museo Mallé è infatti inserito a pieno titolo nel circuito dei musei d’arte più importanti del Piemonte. D’altra parte il suo fondatore, Luigi Mallé, era stato direttore dei Musei Civici di Torino negli anni Sessanta, gli anni d’oro– guarda caso – della Cinquecento.
La vocazione di Dronero come centro culturale di eccellenza in Piemonte è confermata da altre importanti iniziative che si svolgeranno nel 2023: il primo Festival letterario “Il Ponte del Dialogo”, che avrà luogo dal 9 al 14 maggio, con la partecipazione di oltre trenta scrittori, la Fiera degli Acciugai dal 2 al 4 giugno, le visite ai meravigliosi giardini storici con la nuova edizione di “Dronero, un borgo ritrovato”, l’1 e 2 luglio. E poi concerti, altre mostre, altri eventi letterari.
La mostra “Autopittura” sarà visitabile sino al 28 maggio 2023, sabato e domenica, con orario 15–19 e in altri giorni su prenotazione con ingresso libero e gratuito. Gran finale domenica 28 maggio 2023, con il Raduno delle Fiat 500 Storiche, durante il quale gli studenti immortaleranno vetture ed equipaggi in un "GranTour disegnato". I musetti verranno offerti al pubblico e il ricavato verrà devoluto all'UNICEF per arginare l’emergenza causata dalla guerra in Ucraina.
d.b.
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