Bilancio positivo per i cinque anni di LIFE WolfAlps EU: la sintesi in Commissione Ambiente
Sostegno agli allevatori, lotta al bracconaggio, monitoraggi ed ecoturismo: tutti i risultati del progettoSi è tenuta giovedì 5 dicembre presso la sede del Consiglio regionale a Torino, un’audizione in Commissione Ambiente dedicata al progetto LIFE WolfAlps EU che si è concluso il 30 settembre scorso. L’Ente di Gestione Aree Protette Alpi Marittime, capofila del progetto europeo, insieme ai partner DBIOS-Università di Torino, Aree Protette Appennino Piemontese, Aree Protette Alpi Cozie e Carabinieri Forestali, ha illustrato in Commissione gli obiettivi e i principali risultati raggiunti da LIFE WolfAlps EU.
Sergio Bartoli, presidente della Commissione Ambiente: “Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento all’Ente di Gestione delle Aree Protette Alpi Marittime e a tutti i partner coinvolti per l’importante lavoro svolto nell’ambito del progetto LIFE WolfAlps EU. Presiedendo l’audizione, ho avuto modo di constatare direttamente l’elevato livello di professionalità e la dedizione che hanno contraddistinto questo percorso. Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, rappresenta un esempio di eccellenza nella gestione di una tematica complessa come la coesistenza tra il lupo e le attività umane nelle Alpi”.
I tecnici di LIFE WolfAlps EU hanno illustrato i risultati ottenuti nell'ambito delle azioni svolte nei 5 anni di progetto per migliorare la coesistenza fra il lupo e le le attività umane sulle Alpi, costruendo e realizzando soluzioni condivise insieme ai portatori di interesse: dall'attivazione di 43 Squadre di prevenzione dei danni al bestiame, alla istituzione di 7 Unità Cinofile Antiveleno operative, allo sviluppo di progetti specifici sul controllo dell'ibridazione lupo-cane (5 casi gestiti) e sull'interazione tra animali selvatici e attività umane, nonché i risultati del monitoraggio 2020/2021 e dell'evoluzione della popolazione alpina di lupo al 2024. Sono inoltre state presentate le iniziative volte a migliorare le conoscenze della specie e a permettere un confronto costruttivo in merito alla coesistenza con le attività umane: dal coinvolgimento con oltre 160 incontri dei portatori di interesse (es. allevatori, cacciatori, associazioni ambientaliste...) agli incontri divulgativi (oltre 120.000 partecipanti), alle attività didattiche e di formazione di giornalisti e insegnanti, alla promozione di attività ecoturistiche in ambiente alpino”.
“Questi risultati riflettono l’importanza di un partenariato internazionale - prosegue Bartoli - e offrono modelli replicabili di buone pratiche per altri territori. Un riconoscimento particolare va alla professoressa Francesca Marucco, coordinatrice scientifica del progetto presso l’Università di Torino, per il suo impegno e la sua competenza nel favorire soluzioni innovative e sostenibili. Desidero anche ringraziare i partner del progetto, tra cui le Aree Protette Alpi Cozie, le Aree Protette Appennino Piemontese e i Carabinieri Forestali, che hanno contribuito al successo delle iniziative. La collaborazione transfrontaliera tra Italia, Francia, Austria, Slovenia e Svizzera dimostra come l’impegno condiviso possa affrontare sfide comuni e promuovere la tutela ambientale. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare i commissari presenti alla seduta della Commissione Ambiente per la loro partecipazione attiva e il contributo al dialogo costruttivo. La loro attenzione e il loro impegno sono stati fondamentali per approfondire le tematiche trattate e per supportare una visione condivisa sulle future sfide ambientali. Ritengo cruciale preservare e sviluppare ulteriormente le competenze acquisite e la rete di relazioni instaurata durante il progetto. La continuità delle attività avviate è fondamentale per garantire un equilibrio tra la conservazione della biodiversità e le attività umane, soprattutto in un ecosistema delicato come quello alpino. Un aspetto essenziale riguarda anche l’educazione e la sensibilizzazione delle comunità locali. Le attività divulgative e gli incontri con i portatori di interesse hanno evidenziato quanto sia importante il dialogo per costruire soluzioni condivise e durature. Solo con il confronto e la partecipazione possiamo garantire un futuro sostenibile per le nostre aree montane. Concludo invitando gli enti competenti a proseguire su questa strada, valorizzando l’esperienza maturata e sostenendo le iniziative strategiche già avviate. La coesistenza tra uomo e lupo è una sfida che rappresenta un banco di prova per il nostro impegno verso la biodiversità e lo sviluppo sostenibile”.
Sono intervenuti in Commissione Piermario Giordano, Luca Gautero, Elisa Avanzinelli, Marta De Biaggi, Arianna Menzano delle Aree Protette Alpi Marittime, Luca Marello Aree protette Alpi Cozie, Andrea De Giovanni Aree Protette Appennino piemontese, il tenente colonnello Andrea Baldi dei Carabinieri forestali del Parco della Val Grande.
Il Presidente Piermario Giordano, insieme ai colleghi delle altre aree protette, ha sottolineato l'importanza del lavoro svolto in sinergia dai partner e del grande impegno profuso dal personale dei parchi permettendo quindi l'acquisizione di competenze strategiche da preservare e valorizzare. I partecipanti inoltre hanno sottolineato con i loro diversi interventi che nonostante il progetto sia terminato, molte delle attività cruciali del progetto è necessario che vengano portate avanti, facendo tesoro dell'esperienza acquisita in questi anni.
I consiglieri Sarah Di Sabato (M5s), Alberto Unia (M5s), Gianna Gancia (Lega) sono intervenuti per chiarimenti e domande.
I risultati del LIFE WolfaAlps EU sono riassunti in un breve report che sarà pubblicato sul sito del progetto nelle prossime settimane.
c.s.
VALDIERI LIFE WOLFALPS