Bra, buona la prima per il Caffè Letterario con Giorgio Proglio e Claudio Lauretta
La rivoluzione digitale è già qui con TabUi e l’evento culturale giunto alla terza edizione, la prima online sul Gruppo Facebook ‘Bra. Di tutto, di più’I numeri sui social parlano chiaro: il Caffè Letterario di Bra si sa muovere alla grande anche lì. Dopo due straordinarie edizioni live al Mondadori Bookstore, inaugurate nel 2018 dal banchiere mondiale Beppe Ghisolfi e nel 2019 dalla star musicale Sonia De Castelli, giovedì 15 ottobre si è aperta la terza stagione, questa volta in versione online.
Sembrava che il Covid-19 avrebbe tenuto tutti lontano dagli eventi culturali, congelati o rinviati alla luce del nuovo Dpcm. Sembrava, visto che il Caffè Letterario non si è arreso, ma si è reiventato già nei mesi scorsi, continuando a registrare successi e consensi. “Il Caffè Letterario è stato la casa della cultura e dell’arte, di tutte le emozioni che nelle prime due edizioni hanno riempito il Mondadori Bookstore e il cuore della gente. Abbiamo sperato fino alla fine di tornare in presenza e di regalare delle serate magiche anche quest’anno, ma la responsabilità nei confronti del pubblico, dei collaboratori, degli ospiti e del nostro territorio vengono prima di qualsiasi altra cosa”: commenta Silvia Gullino, curatrice della manifestazione in calendario ogni terzo giovedì del mese, alle ore 21, sul Gruppo Facebook ‘Bra. Di tutto, di più’.
In questo primo incontro della serie 2020/21, si è parlato proprio di rivoluzione digitale con l’imprenditore Giorgio Proglio e della sua invenzione che porta il nome del tipico segugio da tartufi. È partendo dall’amico a 4 zampe del trifulau, che il 45enne albese ha dato vita al suo dream job. TabUi è l’app disponibile su Play Store di Android e App Store di Apple, che permette di scoprire le Langhe (e non solo) attraverso itinerari inediti. Un’idea geniale, c’è poco da dire. E pure gratis.
“Con un’unica app si hanno tutte le informazioni sul territorio che si sta visitando, a partire dai punti più conosciuti fino alle curiosità più nascoste. Come il cagnolino accompagna il trifulau alla ricerca dei tartufi, così il tabui digitale accompagna le persone alla scoperta del territorio, in modo gratuito. I contenuti vengono caricati dalla community che oggi ha superato i 100mila utenti e da noi abilitati”.
Facile eh! Nel video di cinque minuti, ma efficace come una pillola di aspirina, Proglio ha documentato l’esperienza smart messa in rete: “Inquadrando con lo smartphone un panorama, appaiono delle etichette sullo schermo, che indicano cosa stiamo guardando, dando tutte le informazioni nel dettaglio. Questa è la tecnologia e l’innovazione vera di Tabui che ne sta facendo parlare tantissimo e che in dieci mesi ci ha portato ad essere una delle app più scaricate in Italia, raggiungendo il secondo posto durante il Covid, subito dopo Google. Tabui è distribuita in Italia da Telecom e sta continuando a crescere: dalle Langhe si è aperta al Piemonte, poi all’Italia e ha messo anche una zampina all’estero a Miami e presto arriverà ad Amsterdam e Doha. Il cagnolino rosso Tabui alla conquista del mondo, è proprio il caso di dire”.
Special guest della serata è stato il popolare comico di Striscia la Notizia, Claudio Lauretta, che si è reso protagonista di un simpatico siparietto, imitando il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, portando così nelle case dei followers una ventata di allegria. Un video girato in tempi pre-Covid ai quali speriamo tutti di tornare al più presto.
“Siamo entusiasti di questo opening. Il successo del Caffè Letterario estivo online, che ha visto alternarsi davanti al pc grandi artisti come Paolo Paglia, Beppe Rovera, Beppe Gandolfo, Pino Berrino e Daniela Caggiano, ci ha convinti ad andare avanti su questa strada. Oggi è difficile fare entertainment rispettando il protocollo di sicurezza, non per mancanza di risorse, ma perché è doloroso vedere una sala in cui ci sono posti vuoti accanto alle persone e gli abbracci sono censurati. Torneremo in presenza quando il Covid sarà solo un ricordo e riavremo finalmente la normalità delle relazioni. Senza dimenticare che l’attesa aumenta il desiderio”: conclude la giornalista braidese Silvia Gullino.
Ok, non è dato sapere che cosa ci riserverà il futuro, ma una cosa è certa: la voglia di stare insieme e di cultura è dura a morire. Sì, anche in remoto.
Redazione
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