Caserma "Mario Fiore", il Comune di Borgo punta sui fondi del PNRR
Richiesto un milione e 650 mila euro per il via alla demolizione, primo passo per il recuperoBorgo San Dalmazzo punta sul PNRR per dare il via al recupero della caserma “Mario Fiore”. Tra le richieste del Comune per i fondi di rigenerazione urbana del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, infatti, c’è anche una cifra di circa un milione e 650 mila euro che si intende destinare al primo lotto di lavori, riguardante la demolizione di gran parte dei fabbricati e la riqualificazione dell’ingresso di fronte alla caserma dei Carabinieri, primo passo per il recupero dell’area, tema di cui a Borgo San Dalmazzo si discute da anni. Acquisita a costo zero dal Comune nel 2015, la caserma “Mario Fiore” è stata dismessa nel 1997 e da allora risulta completamente inutilizzata: l’area si estende per oltre 50 mila metri quadrati, occupati dai fabbricati che per anni hanno ospitato, oltre alla caserma vera e propria e alla palazzina del comando, depositi, magazzini, scuderie, capannoni, laboratori e tettoie. “Il Piano Particolareggiato per il recupero redatto dalla società Scenari Immobiliari è entrato in vigore solo ad aprile del 2021, prima di allora eravamo impossibilitati ad intervenire”, spiega il sindaco di Borgo San Dalmazzo Gian Paolo Beretta.
Un piano particolareggiato che, dopo gli interventi di demolizione e bonifica, prevede la realizzazione di una struttura ricettiva, di uno spazio co-working e Fablab, oltre a spazi da dedicare a formazione e avviamento al lavoro, a deposito per il Comune, ad area camper e ad area verde attrezzata. L’investimento totale previsto per il recupero completo dell’area, in parte anche a carico di privati, è di circa 18 milioni di euro.
Proseguono, nel frattempo, anche i confronti con il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, in cerca di uno spazio per la nuova sede. I contatti sono stati avviati a settembre del 2021, il primo passo potrebbe essere una convenzione con il Comune per ottenere degli spazi da adibire a ricovero mezzi e ad aree per le esercitazioni. “Per il momento però non c’è nulla di completamente definito”, commenta il sindaco Gian Paolo Beretta.
a.d.
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