Castelletto di Busca, la classe quarta della Primaria vince un concorso nazionale sulla Shoah
La vittoria con un elaborato su una donna ebrea negli anni delle persecuzioni. L'insegnante: "Spero che gli alunni possano fare tesoro di questo insegnamento"La classe quarta elmentare del plesso di Castelletto di Busca dell’Istituto Comprensivo “G.Carducci” ha vinto la terza edizione del concorso nazionale per le scuole “Luci nel buio della Shoah”. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Mombaroccio (PU) per non dimenticare la storia della famiglia ebrea Sarano che nel 1943/44 riuscì a sfuggire ai campi di sterminio nazisti grazie all’aiuto di alcuni contadini mombaroccesi, dei frati del convento del Beato Sante e del comandante tedesco Erich Eder. Il premio, ha visto la partecipazione di migliaia di iscritti da ogni parte d’Italia che si sono cimentati nel racconto di storie che hanno saputo illuminare il buio dell’abisso umano rappresentato dalla Shoah.
Tra questi anche gli studenti della classe quarta della scuola di Castelletto di Busca, che hanno partecipato e vinto con un lavoro su una donna ebrea negli anni della persecuzione. “Gli alunni sono diventati testimoni indiretti della storia della signora Laura Ravenna, che insieme alla sua famiglia partì da Condove (To) per cercare rifugio nella neutrale Svizzera: l’incontro e l’intervista, nonostante siano stati svolti a distanza, hanno costituito la pietra miliare in questi mesi di lavoro - spiega l’insegnante Martina Bonelli -. Spero che questi bambini, malgrado la loro giovane età, possano portare sempre con sé la sua storia, facendo tesoro del più importante insegnamento: il rispetto per la vita”.
“La competizione scolastica che vanta la collaborazione non solo del comune di Mombaroccio, della Provincia e della Regione Marche, ma anche della Comunità ebraica italiana di Gerusalemme, ha coinvolto più di 180 scuole italiane, impegnando studenti della scuola primaria fino all’ultimo anno delle superiori - continua la maestra -. Da questa storia risulta chiaro il tentativo di dare spazio, con gli studenti, alla luce che illuminò quegli anni bui e tetri, restituendo la voce ai salvati e ai salvatori e valorizzando la speranza , l’umanità”.
“Con i ragazzini della classe quarta è stato necessario fare un passo indietro, favorendo la comprensione della cornice storica attraverso racconti, fonti multimediali e vari documenti - conclude l’insegnante -. I bambini si sono dimostrati collaborativi, riflessivi e sensibili all’argomento e, nonostante le misconoscenze iniziali, abbiamo messo ordine ai loro pensieri e alle notizie che qualcuno di loro già possedeva”.
s.m.
BUSCA busca - Castelletto di Busca