"Chi ama la natura festeggia senza botti": l'appello del Parco Alpi Marittime
Il messaggio delle Aree Protette in vista delle festività: "Fanno male all'ambiente, a noi e agli animali"Riceviamo e pubblichiamo.
...terrorizzano, feriscono, ustionano, mettono in fuga, inquinano. A farlo, sono i fuochi d'artificio. Una tradizione che affonda le radici nella notte dei tempi quella di far chiasso, di spaventare per allontanare spiriti maligni, negatività e diavoli. La pratica oggi è decisamente superflua, l’Ente Aree Protette Alpi Marittime invita ad accantonare.
I botti di Capodanno - che nella realtà cominciano con anticipo sulla ricorrenza - sono pericolosi per tanti motivi, proprio quelli per cui non piacciono al 94% degli italiani. La percentuale è stata misurata da un’indagine Doxa, commissionata da LAV lo scorso ottobre. Il sondaggio rileva che quasi tutti i cittadini sono disposti a rinunciare ai festeggiamenti coi botti o a cercare metodi alternativi.
Perché se non c'è nessuna evidenza scientifica del potere taumaturgico delle manifestazioni pirotecniche sono numerose quelle degli effetti dannosi su alcune persone, fauna selvatica e domestica. Gli animali possono davvero “morire di paura” per lo scoppio di un petardo. Cani, gatti e altri animali da compagnia possono incorrere in vere e proprie fobie a causa dei botti, che li portano ad avere comportamenti anomali che possono andare dalla semplice paura, che li induce a cercare un riparo, a indesiderate fughe o a reazioni compulsive che li portano a prendersela con gli oggetti di casa e anche con chi li gestisce.
I selvatici, in particolare, hanno una predisposizione genetica ancestrale a reagire con la fuga a rumori forti e improvvisi che sono percepiti come una minaccia. Gli animali, inoltre, sono dotati di un apparato uditivo molto più sensibile del nostro. Nella fauna alpina e soprattutto fra gli erbivori le capacità uditive consentono di fuggire dai predatori riuscendo a sentirli anche a grande distanza, così come nei predatori l'udito sensibile e la forma stessa dell'orecchio aiuta nella ricerca della preda.
Gli animali che vivono in natura sono disorientati dal rumore dei botti. Gli uccelli si alzano in volo terrorizzati, andandosi a schiantare contro alberi, vetrate, cavi elettrici ed edifici mentre ungulati e carnivori possono finire in dirupi, essere spinti ad attraversare vie di comunicazione rischiando di procurare incidenti stradali.
I fuochi d’artificio inoltre inquinano: biossido di zolfo, biossido e monossido di carbonio, alluminio, manganese, nitrato di potassio e perclorati. Questi ultimi, essenziali nel provocare l’esplosione e le luci associate ai fuochi artificiali, sono preoccupanti, perché si accumulano nelle acque che li diffondono negli ecosistemi attraverso piante, insetti, mammiferi, anfibi, pesci ed esseri umani. I perclorati incidono sul metabolismo dello iodio e quindi sulla funzionalità della tiroide e sul sistema riproduttivo, neurovegetativo e immunitario.
Sappiamo che i fuochi d'artificio e i petardi fanno male all'ambiente, a noi e agli animali. Perché continuare ad usarli?
Aree Protette Alpi Marittime
Redazione
VALDIERI Alpi Marittime