Cia Cuneo protagonista dei percorsi nazionali per promuovere la birra agricola e artigianale
Sono stati costituiti il Gruppo di Interesse Economico e il Tavolo paritetico con UnionbirraiValorizzare e promuovere la filiera della birra agricola e artigianale è tra i percorsi cardine che Cia-Agricoltori Italiani sta portando avanti a livello nazionale e in provincia di Cuneo. Nei giorni scorsi sono stati costituiti ufficialmente il Gruppo di Interesse Economico (Gie) all’interno di Cia nazionale, che si aggiunge ai Gie degli altri settori, e il Tavolo paritetico tra l’organizzazione agricola e l’Unionbirrai: l’Associazione che riunisce quasi il 50% dei birrifici artigianali italiani. Del Gie fanno parte il vicepresidente nazionale di Cia, Matteo Bartolini, il responsabile Grandi Colture e coordinatore dei Gie, Ivan Nardone, il rappresentante di Cia Umbria e produttore di luppolo, Stefano Fancelli, il contitolare del birrificio Kauss di Piasco e presidente Cia della zona di Saluzzo, Diego Botta, e il direttore provinciale di Cia Cuneo, Igor Varrone. Botta è anche stato nominato responsabile nazionale del Gie filiera birra. Il Tavolo, con coordinatore Bartolini, ha invece come componenti di Unionbirrai, il presidente e il vicedirettore nazionale, Vittorio Ferraris e Andrea Soncini, e per Cia vede la presenza di Botta e Fancelli.
Spiega Botta: “Cia ha voluto creare il Gie in quanto il settore sta diventando sempre più strategico nell’attività agricola, non solo per la produzione di birra, ma anche nella coltivazione dell’orzo e del luppolo. Per cui, occorreva trovare una strada tecnica che individuasse i problemi degli imprenditori del comparto. Così come fa al proprio interno Unionbirrai. Poi, al Tavolo paritetico spetta il compito di tradurre il tutto in sintesi e di portare, attraverso un’unica voce, le richieste e le proposte all’attenzione delle Istituzioni e della politica per trovare delle soluzioni strutturali. Perché solo lavorando insieme si è più forti”.
Quali sono i prossimi passi? “Abbiamo in programma un incontro per definire gli obiettivi prioritari sui quali lavorare a breve scadenza e per individuare “missione” e “visione” sul medio e lungo periodo”.
Argomenti in ballo? “Innanzitutto bisogna rivedere l’aspetto fiscale perché il settore, su questo tema, vive una situazione di grandi incertezze e di poca chiarezza. Poi, il Testo Unico della birra ha più di venti anni ed è ormai superato. Per cui, bisogna rivederlo. Inoltre, dobbiamo dire la nostra sulle misure dello Sviluppo Rurale 2023-2027. E, non meno importante, c’è la partita che sta nascendo a livello nazionale delle denominazioni di origine e dello sviluppo del turismo legato alla birra. Il lavoro da portare avanti è tanto, ma ci impegneremo con il fondamentale obiettivo di far crescere la filiera”.
c.s.
CUNEO birra