Città in Note cresce, oltre ottomila presenze per la rassegna cuneese
Nei sei giorni di festival 30 eventi tra spettacoli e incontri e più di 300 musicisti e performer coinvolti. Noemi e Nada le “punte di diamante” dell’edizione 2024La quarta edizione di “Città in note. La musica dei luoghi” conferma la crescita di una rassegna entrata nel cuore del pubblico e diventata, ormai, un appuntamento imperdibile per gli amanti della buona musica e non solo, grazie ad un ricco calendario di spettacoli e incontri pensati per valorizzare i principali beni storico-artistico e naturali della città di Cuneo. Sono i numeri ad attestare il consolidamento della manifestazione nell’offerta culturale piemontese: oltre 8.000 presenze, 30 eventi, tra spettacoli e incontri, 28 location, 8 enti partner tra scuole, istituti e realtà musicali del territorio e più di 300 musicisti e performer coinvolti in 6 giorni di festival. La rassegna, ideata e promossa da Fondazione Artea con Comune di Cuneo, e la direzione artistica di Claudio Carboni coadiuvato da Carlo Maver, si è svolta dal 22 al 27 maggio nel capoluogo, proponendo un ricco programma di concerti, talk e performance.
“Siamo davvero molto soddisfatti di come Città in note stia crescendo a livello di partecipazione di pubblico, che quest’anno ha visto oltre 2.000 presenze in più rispetto alla passata edizione. La capacità sempre più attrattiva per artisti di livello internazionale, così come il consolidamento delle collaborazioni con i partner e con le scuole di musica d’eccellenza del territorio, ci rende orgogliosi - sottolinea Davide De Luca, direttore della Fondazione Artea -. Per sei giorni la città di Cuneo si è aperta ad esperienze sonore uniche e immersive che hanno guidato il pubblico alla scoperta di luoghi e patrimoni straordinari”. “La quarta edizione di Città in note ha reso evidente quanto la manifestazione sia ormai un appuntamento imperdibile per città e territorio, ne sono emerse l’originalità, la cura sartoriale di ogni appuntamento, la qualità straordinaria e la capacità non consueta di costruire gli eventi in rete - prosegue Cristina Clerico, assessore alla Cultura del Comune di Cuneo -. Saremo presto al lavoro per il 2025, le idee sono molte”.
“Questa è stata un’edizione caratterizzata da una forte trasversalità di generi, strumenti e luoghi. Varie le modalità di spettacoli dal vivo, dai concerti pop di Noemi e Nada in teatro, al visual generativo sound reactive 3D di Andrew Quinn e alla poesia internazionale di Nataša Mirković e Michel Godard in San Francesco, alla performance site specific di Dan Kinzelman nel giardino della Biblioteca civica per concludere con la potente esecuzione corale dei Carmina Burana dell’Orchestra del Conservatorio Ghedini al Palazzetto dello Sport - affermano Claudio Carboni e Carlo Maver, direttori artistici della rassegna -. Oltre all’aspetto performativo si è dato spazio a momenti di formazione per giovani musicisti, come la partecipata lezione aperta tenuta dal trio Nikita Boriso-Glebsky, Senja Rummukainen e Georgy Tchaidze, nomi di prima grandezza nello scenario internazionale, che si sono confrontati con gli studenti del Conservatorio prima di esibirsi in concerto. Vedere un pubblico che anima i luoghi e gli spazi di Cuneo con crescente curiosità e attenzione è la più grande ricompensa per la nostra direzione artistica”.
Ancora una volta, numerosi siti culturali della città hanno aperto le loro porte alla musica: oltre al Teatro Toselli, al Complesso Monumentale di San Francesco, alla Biblioteca Civica, alla Chiesa di Santa Croce, al Conservatorio Ghedini, alla centralissima via Roma, a Sala San Giovanni, a Casa Betania e al Parco Fluviale Gesso e Stura, quest’anno il festival ha raggiunto anche il Palazzetto dello Sport, il Mercato Coperto di piazza Seminario e una decina di parchi, giardini e cortili, pubblici e privati, coinvolti nel progetto “NOTE DI VERDE”, spin off del Festival del Verde di Torino, in collaborazione con Società Orticola del Piemonte.
La rassegna ha preso il via nel salotto della città, al Teatro Toselli, con il concerto della straordinaria cantautrice romana, Noemi che, in versione inedita al pianoforte, ha cantato e suonato le canzoni che l’hanno resa una delle voci italiana più amate di sempre. Nella seconda serata sullo stesso palco, è andata in scena Nada, accompagnata dal talentuoso chitarrista della scuola jazz-blues senese Andrea Mucciarelli, che, con il “Nada Duo” hanno fatto risuonare il teatro con sonate popolari e canzoni della tradizione. Il sabato sera è stato dedicato al trio Boriso-Glebsky, Tchaidze, Rummukainen, composto da musicisti giovani e di alto profilo internazionale, che hanno offerto al pubblico del Toselli un concerto di grande pathos con le musiche di F. Schubert, J. Suk e A. Dvořák.
Altra location ormai d’affezione per il pubblico di “Città in note” è il Complesso Monumentale di San Francesco che ha ospitato, per primo, il futuristico video-artist e musicista australiano Andrew Quinn, protagonista insieme al METS, il Dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo, di una performance immersiva in orario serale. Nei giorni successivi, grande successo hanno riscosso l’esibizione dedicata alle immortali note di W.A. Mozart e M. Haydn, con l’Orchestra dei Giovani dell’Academia Montis Regalis e del Coro delle Voci Bianche del Sistema Scuole AMR, e la micro-rassegna nel programma generale intitolata EFFETTO NOT(T)E con i tre suggestivi concerti notturni tenuti dal polifiatista e compositore Edmondo Romano, dal duo Nataša Mirković (voce e percussioni) e Michel Godard (serpentone e basso elettrico), e dal talentuoso polistrumentista Kalifa Kone.
Se nella Chiesa di Santa Croce l’Orchestra Sinfonica Bartolomeo Bruni ha celebrato il Maestro Giovanni Mosca, suo infaticabile animatore e direttore per oltre mezzo secolo, in occasione dei cent’anni dalla nascita, proponendo un programma con musiche di W.A. Mozart e G. Puccini, presso Sala San Giovanni, invece, si è esibita l’Orchestra Scuola APM di Saluzzo con il quintetto di fiati “Obiettivo Orchestra” in un repertorio classico e, nei giorni successivi, si è svolto l’incontro di formazione dedicato ai docenti della Scuola Primaria e dell’Infanzia a cura di Scuola APM di Saluzzo per approfondire i temi dell’educazione musicale nelle scuole tra metodologie, pedagogia e attività esperienziali.
Il cortile della Biblioteca Civica è stato, poi, il luogo eletto ad ospitare il quintetto composto da Dan Kinzelman, sassofono, Beatrice Miniaci, flauto, Ludovico Franco, tromba e live electronics, Nicola Traversa, chitarra e voce e Nicolò Masetto, contrabbasso, nella performance “Six Memos” ispirata alle “Lezioni Americane” di Italo Calvino, mentre la Sala Giovanni Mosca del Conservatorio Ghedini di Cuneo è stata teatro della lezione aperta a studenti e musicisti del talentuoso trio Nikita Boriso-Glebsky (violino), Georgy Tchaidze (pianoforte), Senja Rummukainen (violoncello), oltre aver ospitato l’interessante incontro sul diritto d’autore e la tutela per l’attività autoriale con gli esperti Claudio Buja, presidente di Universal Music Publishing Ricordi e Claudio Carboni, direttore artistico di “Città in note”.
Coinvolgenti gli appuntamenti “en plein air” che hanno visto la centralissima via Roma animarsi, sia il sabato che la domenica, con la scapigliata MEFISTO BRASS Street Band che ha proposto sonorità tipiche della musica elettronica con il solo ausilio di fiati e percussioni, e il Parco Fluviale sede per lo svolgimento del concerto “Per piccole orecchie” della Scuola APM di Saluzzo e con “Musica in giardino”, il grande evento che ha riunito gli alunni delle scuole di musica nell’anfiteatro naturale della Casa del Fiume. Il percorso F’Orma, invece, è stato teatro dello stravagante spettacolo musicale “Il Mototrabbasso” di e con Luigi Lullo Mosso. Tra i luoghi inediti per “Città in note”, il Mercato Coperto in piazza Seminario ha ospitato il Coro della Società Corale della Città di Cuneo con “Trilo”, che ha dato voce ad una ventina di canti popolari, disegnando un percorso ideale che dalla Grecia attraversa tutta l’Europa, fino all’Islanda, ha esplorato i Balcani e le Repubbliche baltiche, la Scandinavia e le isole Britanniche, con brani di respiro diverso, tra ninna-nanne, canti di lavoro e di festa, danze e canti di commiato.
Altra novità assoluta è stata la scelta del Palazzetto dello Sport come palcoscenico per il gran finale della rassegna con l’emozionante e potente esecuzione dei Carmina Burana e dell’Orchestra e del Coro del Conservatorio Ghedini di Cuneo, diretti rispettivamente dal Prof. Presutti e dal Prof. Peiretti. Hanno partecipato inoltre, la Corale Polifonica “Il Castello” di Rivoli, diretta da Massimo Peiretti; il Coro della Società Corale della Città di Cuneo, diretta dal Prof. Giuseppe Cappotto; il Coro Polifonico di Boves, diretto dal Prof. Flavio Becchis e il Gruppo Corale “I Polifonici del Marchesato”, diretto da Enrico Miolano. Come di consueto, l’avvio di “Città in note” ha coinciso anche con il termine del progetto di audience engagement e audience development rivolto alle scuole superiori di Cuneo The Youth Factor, che ha visto la cantante Noemi confrontarsi con il pubblico sul suo percorso di rinascita e metamorfosi, presso la Sala Michele Ferrero di Casa Betania, sede Confindustria Cuneo.
c.s.
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