Coldiretti Cuneo, indennità compensativa: 'Agricoltura di montagna tradita da Valmaggia'
Aperto il bando PSR, ma i fondi crollano del 60 per cento nel 2019. Nessuna risorsa per il 2020È sempre più grave la mancanza di risorse a sostegno dei produttori montani. La Giunta regionale ha approvato l’apertura del bando PSR per la concessione dell’indennità compensativa, ma le risorse sono insufficienti.
“La montagna viene tradita ancora una volta proprio dall’Assessore Valmaggia che dovrebbe occuparsene - dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo -. Quanto stanziato è insufficiente per il 2019 e rimane completamente a secco il 2020”. Ad essere coinvolte sono circa 8.000 aziende che vedono ridotto il sostegno di quasi il 60% nel 2019 e che rischiano addirittura l’azzeramento nel 2020, con un taglio di circa 27 milioni di euro in due anni. “La situazione è insostenibile - denuncia Moncalvo - e richiede un intervento urgente del Presidente della Regione, Sergio Chiamparino. Non è stato fatto nessuno sforzo per reperire le risorse per la sopravvivenza dell’agricoltura montana e per evitare lo spopolamento di specifiche aree che vivono proprio grazie al lavoro dei nostri imprenditori”.
Infatti, attraverso la Misura 13 del PSR, riferita all’indennità compensativa nelle aree montane, è stato possibile, per effetto di un costante presidio, garantire la presenza di sistemi di produzione agricola, promuovere uno sviluppo sostenibile e preservare l’assetto idrogeologico. “Senza, però, garantire il necessario sostegno - conclude Moncalvo - tutto questo non sarà più possibile a discapito dell’intera collettività ed economia del territorio”.
c.s.
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