Coldiretti Cuneo: "Piccoli Comuni, grandi eccellenze"
"Borghi e piccole realtà rurali offrono un contributo fondamentale all’agroalimentare italiano e cuneese"Sul suolo italiano, i comuni con meno di 5.000 abitanti offrono un contributo importantissimo alla realizzazione del patrimonio enogastronomico del nostro paese. Secondo i recenti dati Coldiretti-Symbola, ben il 92% dei prodotti di origine protetta (DOP e IGP) e il 79% dei vini italiani più pregiati sono prodotti in piccoli comuni.
Il Piemonte e la provincia di Cuneo sono sicuramente capofila di questo trend. Infatti, i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti nella nostra Regione sono 1.045 su 1.181, l’88,6% del totale, primato nazionale. In questi sono presenti ben 14 prodotti valorizzati sotto il marchio DOP e 9 sotto il marchio IGP.
La Provincia di Cuneo – ricorda la Coldiretti Cuneo – vanta 11 produzioni a denominazione d’origine fra DOP e IGP e 18 DOC e DOCG che ricomprendono quasi 100 tipologie di vini. Tra queste è da sottolineare l’importanza di queste piccole realtà nella realizzazione di queste eccellenze. L’esempio per eccellenza è il Castelmagno, formaggio che viene realizzato esclusivamente in sole tre zone della provincia Granda: Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana.
“Il nostro territorio produce eccellenze ammirate in tutto il mondo. A questo patrimonio agroalimentare danno un grande contributo i borghi e le piccole realtà rurali, risorse fondamentali i cui prodotti vanno tutelati in quanto simbolo nella loro specificità delle tradizioni del nostro territorio. Il contrasto alle produzioni omologate su larga scala sostiene la crescita del sistema economico locale in termini di reddito e di occupazione, ma rappresenta anche un modo per tutelare il patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese”, dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
“Per questo continuiamo a portare avanti la raccolta firme #nofakeinitaly, così da chiedere una normativa a livello comunitario che renda trasparente l’origine di tutti i prodotti in commercio nell’Unione europea e riconoscere il giusto merito a chi perpetra tradizioni secolari al fine di produrre tipicità particolarmente apprezzate e prodotti di nicchia capaci di raccontare attraverso il gusto la storia di un intero territorio” evidenzia il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.
c.s.
CUNEO Coldiretti