Cuneo, al cinema Monviso il film di Viggo Mortensen e il biopic su Marie Curie
Questa settimana c’è Falling-Storia di un padre, debutto registico per il celebre attore newyorkese. Poi la pellicola dedicata alla prima vincitrice del NobelIl mese di agosto si chiude per il cinema Monviso di Cuneo con la proiezione di Falling-Storia di un padre, debutto registico per il celebre interprete di Aragorn nel Signore degli Anelli, poi tre volte candidato al premio Oscar con La promessa dell’assassino, Captain Fantastic e Green Book.
Falling-Storia di un padre racconta il difficile ménage familiare dell’omosessuale John, insieme al partner Eric e alla figlia adottiva Monica, nel momento in cui suo padre Willis viene a vivere con lui a Los Angeles, in cerca di un posto dove ritirarsi per la vecchiaia. Willis è un contadino conservatore che non ha mai accettato le scelte di vita del figlio e la cui salute mentale è in rapido declino. Con il progredire della malattia e il riemergere di vecchie ferite legate al loro passato, padre e figlio sapranno ricostruire il loro rapporto superando le incomprensioni reciproche. Presentato al Sundance Festival lo scorso gennaio, il film vede come protagonista insieme a Lance Henriksen lo stesso Viggo Mortensen. Sarà in programmazione al Monviso da giovedì 26 a martedì 31 agosto, sempre alle ore 21,30.
Da giovedì 2 settembre (ore 21), invece, il cinema ospita in cartellone il film Marie Curie, dedicato alla prima donna vincitrice del premio Nobel: lo otterrà ben due volte, nel 1903 in fisica insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel per i loro studi sulla radioattività, poi nel 1911 in chimica per la scoperta del radio e del polonio. Tra biopic e film storico, la pellicola della regista e sceneggiatrice Marie Noëlle racconta i sei anni più turbolenti della scienziata che, tra un Nobel e l’altro, dovette affrontare la morte del marito e lo scandalo per la sua passionale relazione con il fisico Paul Langevin. Se la scelta della regista di concentrarsi sugli aspetti sentimentali più che sulla ricerca scientifica ha destato critiche, è stata molto elogiata l’interpretazione dell’attrice polacca Karolina Gruszka nei panni della donna di genio costretta a farsi strada tra i pregiudizi del suo tempo.
Redazione
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