Cuneo entra a far parte della Federazione europea delle città napoleoniche
Un pezzo della storia della città è legato alla vicenda del generale francese. La cerimonia sabato 30 novembreSabato 30 novembre Cuneo entrerà formalmente a fare parte della Federazione europea delle città napoleoniche (FECN), associazione che riunisce città legate alla vicenda di Napoleone Bonaparte. La cerimonia di adesione si svolgerà, a partire dalle 10.30 nel Salone d'Onore del Comune di Cuneo, alla presenza di Vincent Chauvet, presidente della Federazione, del presidente onorario Charles Bonaparte, della sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, del vice-sindaco Luca Serale.
Fondata nel 2004 da Charles Bonaparte, la Fédération Européenne des Cités Napoléoniennes (FECN) riunisce più di 50 città europee la cui storia è stata segnata dall'influenza napoleonica. Nel 2015, la dimensione europea del suo lavoro è stata riconosciuta attraverso la certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d'Europa” per Destination Napoleon, un itinerario di promozione e messa in rete del patrimonio napoleonico.
Cuneo ha, infatti, nella sua storia, alcune pagine dall'impronta napoleonica: dopo il 28 aprile 1796 e la firma da parte del re Vittorio Amedeo III di Savoia dell’armistizio di Cherasco, le armate napoleoniche entrarono nella nostra città e vi rimasero per tre anni. A questo periodo risale, per esempio, l'introduzione dell’illuminazione pubblica notturna. Nel 1799 gli austro-russi assediarono Cuneo e i francesi scapparono. Ma Bonaparte tornò in Piemonte: vincendo la battaglia di Marengo il 14 giugno 1800 riprese il predominio anche sul basso Piemonte e quindi su Cuneo, per quasi quindici anni. Durante la seconda occupazione francese a Cuneo si abbattono le mura della città, nasce il primo piano regolatore, la prima Biblioteca Civica del Piemonte, la prima sala per spettacoli da cui l’attuale Civico Teatro Toselli, e ovviamente il cimitero, perché la normativa napoleonica sulle sepolture imponeva i cimiteri fossero collocati fuori dalle città. Di questo periodo la storia ricorda che il 12 agosto 1809 il convoglio dei soldati napoleonici che trasportava papa Pio VII fatto prigioniero, attraversò la città, salutato dalla folla. Fu questo Papa che, reinsediatosi nel 1814, il 17 luglio 1817 proclamò la nascita della Diocesi di Cuneo. La vicenda napoleonica di Cuneo si concluse dopo la sconfitta di Lipsia, nell’ottobre 1813, e l’abdicazione di Napoleone. Pochi mesi dopo, Cuneo tornò sotto i Savoia.
Per valorizzare alcuni elementi storici, architettonici, artistici, legati a quella fase della storia della città di Cuneo è stato valutato efficace entrare a far parte di questa rete di città europee. La Federazione ha infatti tra i suoi scopi “la promozione degli scambi storici, la rivalutazione del patrimonio dell'epoca napoleonica”. Sono circa 25 le città italiane che ne fanno parte, tra cui la vicina Cherasco.
Così sabato 30 novembre alle 10.30 nel Salone d’onore del Comune di Cuneo ci sarà la cerimonia della firma e della consegna del certificato di adesione di Cuneo alla Federazione. Seguirà una tavola rotonda, che vede tra i relatori, Eleonora Berti, direttrice FECN – Destination Napoleon, che racconterà “La Federazione Europea delle Città Napoleoniche e Destination Napoleon: da patrimonio locale a patrimonio europeo”; Simone Percacciolo, responsabile della valorizzazione di Palazzo Reale di Milano porterà l’esempio di “Destination Napoleon a Palazzo Reale di Milano”, il direttore d’orchestra Stefano Nigro illustrerà “Hidden Gems: un progetto per riscoprire la musica della Corte Napoleonica”. La parola passerà poi a G.B. Mantelli, co-fondatore di Venchi, per riflettere sul “coinvolgimento delle imprese locali”. Di “Piemonte e Cuneo: i vini di Napoleone” parlerà Emanuela Panke, presidente Iter Vitis, Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa. Data la presenza a questo momento di alcune scolaresche della città, seguirà un dialogo tra gli studenti e i rappresentanti di Destination Napoleon. L’evento è aperto al pubblico.
“Siamo contenti di entrare a far parte di questa realtà europea perché siamo convinti che riceveremo stimoli utili per valorizzare un pezzo della nostra storia e per confrontarci con altre esperienze”, commenta l’amministrazione comunale, che vede coinvolti in questa iniziativa, oltre alla sindaca Patrizia Manassero, il vice-sindaco Luca Serale con delega alle relazioni internazionali, l’assessore alla cultura Cristina Clerico e l’assessore al turismo e manifestazioni Sara Tomatis. “Cuneo forse è isolata fisicamente, ma le sue relazioni con realtà oltre-frontiera sono tante e arricchenti. Ed essere parte, da ora in poi, di Destination Napoleon, uno dei prestigiosi Itinerari culturali del Consiglio d’Europa, rappresenta per la nostra città un traguardo significativo di valorizzazione culturale e di visibilità, che avrà ricadute positive, sul piano culturale, turistico, economico”.
Così il presidente Vincent Chauvet e il presidente onorario Charles Bonaparte: "La Federazione europea delle Città Napoleoniche e il suo Itinerario Destination Napoleon certificato dal Consiglio d’Europa affiancherà il Comune e le istituzioni locali nella promozione dell'itinerario urbano, per creare una narrazione urbana sulle tracce di Napoleone e del suo tempo, permettendo ai visitatori di comprendere il legame tra la città, Napoleone e Papa Pio VII, esiliato dall'imperatore. Si scoprirà anche come il gianduiotto e la spalmabile di nocciola, prodotti tipici del Cuneese, debbano la loro origine proprio a Napoleone".
c.s.
CUNEO cuneo