Cuneo, il polo Punto Meet festeggia i suoi primi tre anni di attività
Appuntamento mercoledì 19 giugno. Sarà l’occasione per approfondire le tematiche connesse alla migrazioneIl polo Punto Meet chiude il suo primo triennio di attività e festeggia, mercoledì 19 giugno, con una giornata per raccontarsi alla città e approfondire le tematiche connesse alla migrazione in provincia di Cuneo. MEET IN, questo il titolo dell’iniziativa, vuole essere un momento di “restituzione” dell’attività condotta fin qui, con uno sguardo al presente, su una tematica complessa come quella della migrazione, e uno al futuro, per concludersi poi con una festa in musica al Parco della Resistenza. L’iniziativa, organizzata da Comune di Cuneo e Punto Meet in collaborazione con il Sai Cuneo, fa parte della rassegna “Con occhi diversi”: incontri, spettacoli e attività in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato 2024, il cui calendario completo è visionabile sul sito del Sai Cuneo (link).
MEET IN si apre nel pomeriggio di mercoledì con un porte aperte al polo, a Cuneo in via Leutrum 7, con la possibilità di visitarlo accompagnati dagli operatori che vi lavorano. Le visite guidate si terranno dalle 14 alle 16, ad accesso libero e gratuito, senza necessità di prenotazione. A partire dalle 16, sempre nei locali del Punto Meet, convegno con la presentazione dell’attività del triennio del polo e, a seguire, tavola rotonda dal titolo “Sguardi sulla migrazione in provincia”, con la partecipazione della sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, la vice-prefetta Maria Antonietta Bambagiotti, il questore Carmine Rocco Grassi e la direttrice del Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese, Giulia Manassero. A moderare il tavolo Irene Ponzo, vicedirettrice di FIERI (International and European Forum for Migration Research).
A chiudere la giornata, a partire dalle 20.15, Moussa Sanou in concerto al Parco della Resistenza. Moussa è un polistrumentista, cantante, autore, arrangiatore e compositore: suona circa 15 strumenti diversi, tra cui la kora, il balafon (“cugino” africano del pianoforte), il djembé, il tambour d’aisselle (tamburo “parlante”), lo N'Goni, il barà (percussione di accompagnamento al balafon), i doum- doum (tamburi bassi), le maracas, le campane (cloches). Avviato il 1° aprile 2021, il progetto che ha portato alla nascita del polo Punto Meet è il frutto di una coprogettazione: il servizio è infatti gestito dal Comune di Cuneo, che è anche proprietario dei locali in cui ha sede, insieme a una rete di partner, costituita dalle cooperative Fiordaliso, che è la capofila, MOMO, O.R.SO., Emmanuele e l’associazione Spazio Mediazione e Intercultura.
Il polo nasce come punto di incontro tra utenti e servizi, oltre che per rendere efficace ed effettiva la collaborazione tra diverse realtà. In continuo dialogo con il territorio, suo obiettivo principale è l’inclusione della popolazione migrante e l’abbattimento delle barriere all’accesso ai servizi e ai diritti. In questo primo triennio di attività, il polo ha fatto registrare 11.510 accessi al suo sportello, con un totale di 13.615 persone raggiunte. Un dato con un trend di crescita significativo, con gli accessi che sono passati dai 1.853 del 2021 ai poco meno di 7.000 del 2023 (contando anche i primi tre mesi del 2024). I dati di accesso svelano inoltre che il Punto Meet, pur essendo un servizio di cui è titolare il Comune di Cuneo, risponde alle esigenze di persone provenienti da un bacino territoriale decisamente più ampio rispetto a quello comunale. Ad aprile e maggio 2024, ad esempio, la metà dell’utenza complessiva è stata costituita da persone provenienti da fuori comune, da 54 comuni della provincia di Cuneo, mentre il 3% veniva da fuori provincia.
Il Punto Meet è inoltre fulcro di una serie di progetti di accoglienza importanti per il territorio, come il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) del Comune di Cuneo, per cui svolge funzione di raccolta, valutazione e invio delle autosegnalazioni di persone che richiedono di accedere al servizio di accoglienza, o gli innumerevoli progetti in sostegno ai migranti stagionali. Il Punto Meet è stato cruciale nel corso della prima fase del conflitto russo-ucraino quando, con un centro di accoglienza straordinaria, sono stati ospitati 67 profughi ucraini ed è stato attivato lo sportello InfoUcraina.
L’attività del polo si estende poi sul versante scuola, con studenti stranieri di 14 nazionalità e 15 istituti cuneesi seguiti in percorsi di inserimento scolastico, iniziative di cittadinanza interculturale, con l’organizzazione di laboratori per adulti e bambini, eventi interculturali e festival, e 700 ore di mediazione interculturale. Importante servizio del Polo è l’Infopoint, finanziato dal progetto Common Ground, che si occupa del contrasto e la prevenzione allo sfruttamento lavorativo, con attività di registrazione e profilazione, supporto legale e orientamento alla ricerca di lavoro. Il Punto Meet ospita poi il Nodo provinciale contro le discriminazioni e il progetto Anello Forte, con operatrici antitratta che portano avanti un lavoro di emersione del fenomeno della tratta sessuale.
c.s.
CUNEO Meet