Da Cuneo ad Asti si torna a viaggiare sui binari della storia
Dopo undici anni di sospensione la ferrovia del Basso Monferrato torna in funzione. Tutto esaurito per il treno storico partito alla volta di Montiglio-MurisengoTutto esaurito per i due treni storici organizzati dalla Fondazione FS per inaugurare la riapertura della linea Chivasso-Asti. Dopo 11 anni di sospensione, ha ripreso vita oggi la linea ferroviaria del Basso Monferrato grazie agli interventi di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) su mandato di Fondazione FS, che porta così a dodici le linee ferroviarie riattivate nell’ambito del progetto “Binari senza tempo”.
Il primo treno storico, composto da carrozze Corbellini degli anni ’50, è partito questa mattina da Torino Porta Nuova con a bordo il direttore Generale di Fondazione FS Italiane, Luigi Cantamessa, e il direttore Operativo Infrastrutture Territoriale di RFI, Daniele Mari.
Un secondo treno, composto da automotrici ALn668 in livrea storica, è partito da Cuneo alla volta di Asti e Montiglio-Murisengo, sancendo la riapertura anche del lato astigiano della tratta. Il convoglio ferroviario, messosi in moto alle ore 8, ha toccato le stazioni di Saluzzo, Savigliano, Cavallermaggiore, Bra, Alba, Castagnole Lanze, Asti, Serravalle d’Asti, Montechiaro d’Asti, arrivando a mezzogiorno a Montiglio-Murisengo. Da qui si è rimesso in movimento alle 15,35 per fare il percorso inverso: l’arrivo è previsto a Cuneo alle 20,10.
Tutto esaurito già dal primo giorno di prenotazioni per il viaggio, al quale partecipano 134 persone. L’iniziativa è stata organizzata in occasione della Fiera nazionale del Tartufo di Montiglio Monferrato, la seconda rassegna italiana più importante del settore dopo Alba.
Redazione
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