Dall'Inghilterra al Santa Croce, Bonomi si presenta: "Convinto dall'attenzione per il paziente"
Le prime parole del nuovo dirigente della Senologia dell'ospedale cuneese: "Vogliamo fornire alle donne un trattamento oncologico che porti anche a un risultato estetico"Sono i primi giorni nella nuova realtà per Riccardo Bonomi, che dal 1° maggio è diventato dirigente medico della Senologia Chirurgica dell'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo. Dall'Inghilterra, dove era responsabile del dipartimento di chirurgia oncoplastica e ricostruttiva degli ospedali universitari Sussex NHS Foundation Trust, al capoluogo della Granda, per portare tutta la sua competenza e la sua esperienza come chirurgo oncoplastico, ricostruttivo e cosmetico del seno.
Originario di Vigevano, 54 anni, Bonomi ha sviluppato la sua brillante carriera soprattutto oltremanica, dove è stato 18 anni, ma ha avuto esperienze anche in Francia. Dal 2007 ad oggi ha effettuato più di 4 mila interventi chirurgici su pazienti affette da tumore della mammella, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche di livello internazionale e ha anche un'importante esperienza didattica. Un ottimo "acquisto" per l'ospedale cuneese, che Bonomi ha scelto nel momento in cui ha deciso di rientrare in Italia con la famiglia.
"Perché Cuneo? Mi ha colpito subito l'attitudine del mettere prima il paziente che ho potuto riscontrare nella nuova direzione - ha detto il medico nel corso della presentazione alla stampa, spiegando quello che sarà il suo ruolo -. L'impatto sulla donna del cancro alla mammella è anche di tipo emozionale: vogliamo fornire un trattamento oncologico che porti anche ad un risultato estetico, per far sì che la donna possa mantenere la propria personalità e sicurezza. Il progetto legato alla donna che c'è qui a Cuneo mi ha davvero colpito e convinto".
Un progetto di cui ha parlato il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Livio Tranchida: "Stiamo dando al percorso della donna in tutti i suoi aspetti un'attenzione particolare, l'obiettivo è specializzarci in questo. In particolare, il tumore alla mammella di verifica su una donna ogni nove, ma fortunatamente la percentuale di guarigione è molto alto rispetto ad una volta, oltre il 90 per cento. L'arrivo di Bonomi si inserisce in questo percorso ed è per noi un investimento importante. Una struttura già molto performante con lui può diventare di assoluta eccellenza per tutti i territori vicini. Siamo contenti che abbia scelto Cuneo, per noi è un motivo di vanto, ma deve esserlo per tutto il territorio: il nostro nome valica le montagne e si spinge oltre, dobbiamo tenerlo presente". Tranchida ha sottolineato inoltre come il percorso rivolto alle donne porterà alla presa in cura non solo della paziente, ma anche di tutto il nucleo familiare.
Presente anche Andrea Puppo, direttore del dipartimento chirurgico e della struttura complessa Ginecologica e Ostetricia del S. Croce e Carle, che ha definito Bonomi un fuoriclasse, e ha aggiunto: "Porta una senologia che oggi in Italia non c'è: l'esperienza sulla parte ricostruttiva e cosmetica è molto importante, siamo davvero contenti del suo arrivo. Avrà tanto lavoro da fare, ma noi siamo con lui". Infine, la chiosa di Giuseppe Coletta, direttore sanitario del Santa Croce e Carle, che si è concentrato sul concetto di multidisciplinarità: "È quello che stiamo facendo, l'idea che sempre più emerge dal nostro ospedale: mettiamo insieme le competenze di ognuno per poter dare il massimo. Un modo di operare che consente di raggiungere livelli eccellenti".
Gabriele Destefanis
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