Dalla Regione 3 milioni di euro per i Piani Forestali Aziendali
In provincia di Cuneo riceveranno il contributo sette richieste per un importo complessivo erogato di un milione e 418 mila euroI tecnici regionali del Settore Foreste, recependo gli indirizzi stabiliti dalla Giunta Chiamparino, su proposta dell’assessore, Alberto Valmaggia, hanno approvato la graduatoria del bando riguardante l’operazione 16.8.1 del Programma di Sviluppo Rurale 2014- 2020 “Piani forestali e strumenti equivalenti”. Si tratta del sostegno alla stesura o revisione dei piani forestali locali e la loro integrazione con altri strumenti di pianificazione territoriale. Il bando aveva come beneficiari i gruppi di cooperazione costituiti da almeno due soggetti sia pubblici che privati con una durata minima dell’attività di cinque anni. Potevano farne parte gli operatori del comparto forestale e della filiera del legno, gli Enti locali, i proprietari di superfici forestali e gli Enti gestori delle aree protette. La stesura dei piani doveva avvenire esclusivamente all’interno di una forma di gestione forestale associata che lavorasse in modo stabile e con la direzione di un tecnico forestale. Sono state presentate 16 domande, dichiarate tutte ammissibili. Però le risorse disponibili (3 milioni di euro) hanno consentito di sostenere totalmente (in base ai costi ritenuti finanziabili) le prime 13 in graduatoria e parzialmente la quattordicesima. In provincia di Cuneo riceveranno il contributo la Ledoga srl di San Michele Mondovì (205.102,80 euro), l’Unione Montana dei Comuni del Monviso (293.999,73 euro); l’Unione Montana Valle Varaita (264.444,10 euro); l’Unione Montana delle Valli Monregalesi (247.056,28 euro); il Consorzio Forestale Monte Armetta di Ormea (104.018,40 euro), il Comune di Garessio (198.044,17 euro) e l’Unione Montana Valle Maira (105.373,52 euro sui 295.398,21 euro richiesti). Per un totale di sette domande finanziate e un contributo complessivo di 1.418.039 euro. Le altre risorse andranno al Comune di Caprezzo (Verbano-Cusio-Ossola-299.354 euro), all’Associazione Forestale dei Due Laghi (Novara-254.665,4 euro), alla Partecipanza dei Boschi di Trino (Vercelli-299.860,16 euro), al Comune di Caravino (Torino-84.802,23 euro), all’Associazione Monte Rosa Foreste (Vercelli-223.531,5 euro), all’Amministrazione Separata dei Beni Civici di Buttogno (Verbano-Cusio-Ossola-244.247,71 euro) e al Consorzio Forestale Montagne Biellesi (Biella-175.500 euro). Per un importo di 1.581.961 euro.
“Si tratta - dice l’assessore Valmaggia - di un provvedimento che mette in pratica, attraverso i Piani forestali a livello locale, il Piano Forestale 2017-2027 approvato, con atto deliberativo, dalla Giunta Chiamparino. I boschi piemontesi, se utilizzati in modo dinamico, attraverso azioni gestite e controllate, possono rappresentare un’opportunità di sviluppo del territorio e creare occasioni di crescita dal punto di vista dell’occupazione. Tutelando a livello idrogeologico le aree più fragili e conciliando le esigenze dell’uomo e della natura”.
IL PATRIMONIO BOSCHIVO DEL PIEMONTE E DELLA PROVINCIA DI CUNEO
Il Piemonte, dopo la Sardegna e la Toscana, è la regione dell’Italia con la maggior estensione forestale. Su una superficie di 2.538.297 ettari, i boschi ne occupano 874.660 (34%) e la coltivazione di legname di pregio 48.206 (2%). Del totale dei due numeri precedenti di 922.866 ettari (il 36% di quelli regionali), la superficie boscata pubblica è di 262.398 ettari (30%) e quella privata di 612.262 (70%). Rispetto agli 874.660 ettari di foresta, ben il 60% è costituito da quattro sole categorie di piante tra le 21 individuate: castagneti (23%); faggete (16%); robinieti (12%) e larici-cembrete (9%). La massima diffusione dei boschi è in montagna (627.259 ettari-72% del totale), seguono la collina (157.025-18%) e la pianura (90.376-10%). A partire dagli Anni Ottanta del 1900, la superficie forestale è aumentata del 25%. Due i fattori della trasformazione: l’occupazione spontanea del terreno da parte degli alberi e, in misura minore, il rimboschimento artificiale, soprattutto nelle aree collinari e montane, delle zone agricole-pastorali marginali che sono state progressivamente abbandonate. La provincia di Cuneo ha una superficie complessiva di 689.090 ettari. I boschi si estendono su 242.286 ettari (il 35% di quelli totali).
c.s.
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