"Feed the planet, feed yourself": nelle Alpi Marittime il nuovo progetto realizzato dall'associazione Flow
Filo conduttore è il tema della sostenibilità alimentare e dei problemi legati allo spreco di cibo, alla crisi ambientale, ai danni dovuti alle industrie alimentari“Feed the planet, feed yourself” è il nome del progetto realizzato dall’associazione Flow con lo scopo di aumentare la consapevolezza di giovani provenienti da tutta Europa sulla sostenibilità alimentare e su come le scelte del consumatore – le nostre scelte – possono influenzare l’industria alimentare.
Flow è un’associazione no-profit nata da un gruppo di amici che, a seguito delle loro personali esperienze all’estero grazie ai finanziamenti dedicati dell’Unione Europea sta lavorando attivamente sul territorio per creare le migliori esperienze possibili per i futuri partecipanti ai progetti Erasmus+. Lo scopo? Favorire l’inclusione sociale, promuovere temi ecologici e valorizzare il territorio.
Dopo l’esperienza dell’anno scorso dal titolo “Listen to the ground” è nato “Feed the planet, feed yourself”, progetto dedicato a giovani dai 18 ai 30 anni provenienti da Paesi diversi che partirà a Mondovì il 25 agosto, per poi concludersi domenica 3 settembre.
Filo conduttore del progetto è il tema della sostenibilità alimentare e dei problemi legati allo spreco di cibo, alla crisi ambientale, ai danni dovuti alle industrie alimentari e a come una maggior consapevolezza e sensibilità ambientale e alimentare siano fondamentali per adottare uno stile di vita più sostenibile.
Nel corso di questi dieci giorni, i 32 partecipanti, provenienti da Italia, Lettonia, Croazia, Grecia, Spagna e Portogallo, avranno la possibilità di vivere esperienze diverse, da workshop su ricette vegetariane e vegane a notti interculturali, da giornate di raccolta rifiuti alla caccia al tesoro per le vie di Mondovì. E tra le tante attività, martedì 29 agosto saliranno, accompagnati dai guardiaparco e dalle ragazze del Servizio Civile Universale Ambientale, al Rifugio Garelli per assaporare un po’ delle nostre montagne e vivere un’esperienza culinaria in alta quota.
In questo progetto, ma anche nella vita di tutti i giorni, la cucina rappresenta infatti un momento di condivisione e apprendimento circa gli ingredienti, la loro provenienza e lavorazione nelle industrie alimentari, con gli inevitabili impatti che queste manipolazioni hanno sull’inquinamento e sull’ambiente. Si vuole quindi dare ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze per sviluppare un loro pensiero critico riguardo l’inquinamento in generale e le scelte sostenibili che ognuno può intraprendere.
Infine, ultimo ma non per importanza, questo progetto crede fermamente nell’importanza e nella conservazione delle piccole realtà locali con uno spiraglio aperto all’Europa; si vuole avere perciò un impatto locale positivo, migliorando la tolleranza e la solidarietà degli abitanti locali non abituati a vedere così tanti ragazzi stranieri nei loro paesi, e condividendo con loro i valori della Comunità Europea e le opportunità che il programma Erasmus+ offre a chiunque lo desideri.
Cosa è uno Youth Exchange, o Scambio Europeo?
Gli scambi sono progetti finanziati dall’Unione Europea (spese di viaggio, vitto e alloggio), di durata compresa tra i 5 e i 21 giorni, si svolgono in un Paese Europeo, e sono pensati per residenti e cittadini dell'Unione Europea dai 18 ai 30 anni. Questi programmi hanno come scopo principale quello di favorire la mobilità internazionale e lo scambio interculturale dei giovani cittadini europei. Si tratta di momenti di aggregazione nel quale viene favorita la crescita personale dei ragazzi, e sono un’opportunità preziosa di apprendimento interculturale, sociale e linguistico. Ogni scambio europeo è incentrato su un tema portante, che viene affrontato sia tramite attività di dialogo e confronto sia tramite attività pratiche, come workshop, esercitazioni e laboratori artistici. È stata fondata un’associazione, Flow Aps (che si può seguire su Instagram @followtheflow.aps) che gestisce l’intero progetto nato dagli intrepidi Federico, Ugo, Diego e Luca.
c.s.
VALDIERI Alpi Marittime