Festa delle leve, oggi la sfilata a Boves. A Peveragno grande partecipazione dai 5 ai 95 anni
Si recuperano le “leve dell’1” saltate a causa della pandemia l’anno scorso. Per i bovesani è il terzo ritrovo di quest’annoOggi, domenica 25 settembre, sperando il tempo si riprenda è fissato il recupero della Festa delle Leve (del “Past”), saltata causa pandemia a Pasquetta dell’anno scorso. Protagonisti, per un momento insieme, saranno le Leve nate negli anni che terminano per 1 e 6. Il programma prevede la tradizionale, irrinunciabile, sfilata mattutina, con messa e fotografia di gruppo. Seguirà un pranzo al ristorante caragliese Il quadrifoglio. È la terza festa delle leve di quest’anno, dopo quella “ordinaria” di Pasquetta e quella di metà giugno, recupero del 2020. Stavolta toccherà alla importante Leva 1971 che ha nelle sue file il sindaco, gli ex assessori Maria Peano e Luigi Soffietti, l’ex consigliera e coordinatrice della Scuola di Pace Cristina Bersani, ora dirigente scolastica. Ma ogni leva ha personaggi di spicco, socialmente importanti, a Boves: ormai in testa al corteo marcerà Sergio Cavallera, classe 1931, inossidabile presidente del Circolo Pensionati, tuttora in carica.
A Peveragno le feste di leva del 2020 e del 2021 erano state recuperate già nell’autunno scorso. Quest’anno, toccava ai nati in anni terminanti per due e sette: si è rimasti a settembre, il sabato prima della domenica della Madonna del Borgato (traslocata l’anno scorso a Madonna dei Boschi, quest’anno a Montefallonio), senza riproporre, come a Boves, la manifestazione nella tradizionale data di Pasquetta.
I partecipanti alle leve non sono mai del tutto son soddisfatti: dispiace sempre per chi manca, e con cui si voleva condividere la giornata, raccontarsi un po’... ma la partecipazione è sembrata davvero tornata quella di prima della pandemia, come lo spirito. È festa di comunità, che “fa comunità” (e successo ha avuto, anche quando proposta in un centro vicino, giovane e cresciuto tanto negli ultimi anni, come Beinette, che tanto bisogno ha di integrare i nuovi arrivati, di non essere solo “dormitorio” alle porte di Cuneo).
È sfilato l’orgoglio peveragnese, parlando il suo dialetto. Ispirata dalla vicina Boves, ha saputo radicarsi e modellarsi sullo spirito locale. La “peveragnesità” ha ruggito, in atmosfera serena, amichevole e sorridente. Il sindaco ha ricevuto i diciottenni consegnando loro la Costituzione. Un omaggio hanno ricevuto anche gli anziani nelle numerose case di riposo. A Peveragno si parte presto a sfilare: stavolta si è visto anche gruppetto di cinquenni. Non hanno rinunciato, magari aiutati da sedie a rotelle, i più anziani, fino ai novantacinquenni. La sfilata, guidata dalla banda, è partita da piazza Toselli, snodandosi verso la casa di riposo, dove i ricoverati, coi volontari, la attendevano in strada. Poi tappa al cimitero e ritorno verso la Parrocchiale di Santa Maria “da Val”, per la messa.
Dopo le fotografie di gruppo, i pranzi nei ristoranti della zona: il grosso, giovani e giovanili, nello spazio dello SMAC, i più anziani (ottantenni, ottantacinquenni e novantenni) a Madonna dei Boschi “Da Marisa”, una leva (il 1947) a Montefallonio, alla “Badessa”.
c.s.
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