Giovani Wannabe, missione compiuta: concluso il primo anno del progetto a Cuneo
Racconta una partecipante: “Pensavamo che a Cuneo non ci fosse niente da fare, ma ora sappiamo che le possibilità per partecipare e mettersi in gioco ci sono”Una città, 70 giovani tra 16 e 18 anni, 9 tutor, 8 enti partner, 6 istituti scolastici, 5 gruppi di lavoro tematici, 350 ore di attività, 2 giornate di formazione per operatori e insegnanti. E ancora, 150 incontri di lavoro con i giovani, 3 incontri plenari, 2 eventi in biblioteca 0-18, 1 weekend al NUoVO, 1 performance itinerante, 1 campagna di comunicazione per affissioni, 1 piano di comunicazione digitale co-gestito dai giovani. Sono i numeri del progetto di attivazione giovanile Giovani Wannabe, di cui è capofila Noau officina culturale, che mercoledì 16 ottobre ha vissuto il momento conclusivo della prima annualità di sperimentazione in una giornata articolata in due tempi.
Il primo è un incontro svoltosi presso lo spazio Varco nel quale una rappresentanza dei giovani delle scuole secondarie di secondo grado coinvolti nel progetto ha lavorato alla costruzione di una narrazione condivisa dell'annualità di progetto. Sotto la supervisione di Melissa Parrinello del team di Eclectica+ e affiancati dai loro tutor, i Giovani Wannabe hanno lavorato prima sull'impatto che il progetto ha avuto su di loro, e poi su quello che ha avuto sulla loro percezione della città di Cuneo attraverso una mappa degli spazi urbani riempiti collettivamente con immagini, icone, parole, simboli. Il secondo momento della mattinata è stato l'incontro in municipio con la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e l'assessora alle Politiche giovanili Cristina Clerico, cui i Giovani Wannabe hanno consegnato la mappa, che sarà esposta per alcune settimane nell'atrio del salone d'onore. Con l'ausilio della mappa, i giovani hanno fatto emergere momenti significativi all'interno del percorso, luoghi scoperti, sensazioni vissute e relazioni create. Tutti hanno portato il proprio sguardo e la propria esperienza, lasciando importanti spunti di riflessione alle amministratrici. Durante il percorso c'è chi si è sentito “sbocciare”, chi ha acquisito conoscenze e competenze che l'hanno aiutato a sentirsi più sicuro di sé, chi ha stretto relazioni importanti sia con i compagni sia con i tutor, chi ha trovato nel progetto un posto in cui sentirsi se stesso - ascoltato, libero di esprimersi e non giudicato -, una comunità in cui stare bene. “Abbiamo iniziato il progetto un anno fa e quasi tutti pensavamo che a Cuneo non ci fosse niente da fare, ma ora sappiamo che la città ha tanti luoghi, servizi, persone attive e che se noi vogliamo partecipare e metterci in gioco, le possibilità ci sono”, ha detto Maria, giovane del gruppo “Party”.
“L'incontro con l'amministrazione comunale è stata la chiusura ideale di un percorso che è stato impegnativo per tutti e che ha trasformato in positivo non solo i ragazzi, ma anche noi operatori. Ciò che è emerso conferma che, in un panorama in cui la narrazione fatta dal mondo adulto spesso enfatizza solo i disagi e gli aspetti negativi, se ai giovani vengono dati l'ascolto, lo spazio e il supporto giusti, questi rispondono presente - si attivano, partecipano, esprimono le proprie idee e danno il proprio contributo - spiega Francesca Perlo, project manager di Noau officina culturale -. Stiamo lavorando per dare continuità al primo anno di sperimentazione di quella che vuole diventare la piattaforma di partecipazione giovanile della città di Cuneo, e intanto è stato attivato un nuovo gruppo di Giovani Wannabe di una quindicina di studenti che nei prossimi mesi attraverso i canali del progetto racconterà il mondo del teatro ai giovani”.
“Per noi è stato interessante ascoltare la loro esperienza ed è stato utile raccogliere la loro percezione di spazi, luoghi, momenti cittadini. Gli stimoli e le idee che abbiamo raccolto non cadranno nel vuoto: per esempio, la nuova biblioteca potrà diventare un luogo in cui i giovani troveranno un proprio spazio. Il lavoro di GW è stato prezioso e in diverse occasioni lo abbiamo potuto vedere muoversi in città, con la ricchezza, la freschezza e la libertà che connota il mondo giovanile, troppo spesso schiacciato dai pregiudizi del mondo adulto - dicono la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e l'assessora alle Politiche giovanili Cristina Clerico -. Ci ha colpito sentirli dire che, dopo questo anno di percorso, si sentono cambiati attraverso le esperienze che hanno vissuto. Per questo vogliamo ringraziare coloro che hanno accompagnato questo cammino di crescita e di partecipazione, aiutando i ragazzi e le ragazze a pensare, progettare, scrivere e vivere Cuneo a modo loro, creando legami e scoprendo nuovi orizzonti. GW è stato un itinerario efficace e innovativo che siamo contenti di aver promosso come Comune di Cuneo perché ha accompagnato un gruppo nutrito di giovani a essere protagonisti nella città”. Concludono: “Invitiamo altri attori del territorio all’attenzione ai giovani: lavorare con e per questa generazione è un investimento importante, ma di una certa complessità, se non fosse altro per il fatto che i giovani si spostano per motivi di lavoro e studio, ma soprattutto crescono in fretta e diventano adulti. Siamo però certi che il percorso di Giovani Wannabe abbia contribuito anche a preparare dei futuri adulti più consapevoli”.
Capofila del progetto Giovani Wannabe, realizzato grazie al contributo della Fondazione Crc all'interno del bando Giardino delle Idee, è l'associazione Noau officina culturale, i partner sono Comune di Cuneo, Compagnia Il Melarancio, Cooperativa Emmanuele, Cooperativa Momo, Seven Stars Moovement, ITC Bonelli, Eclectica+. Per restare aggiornati sul progetto si può visitare il sito e seguire la pagina Instagram @giovani_wannabe.
c.s.
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