Gli studenti del “Bonelli” in visita al carcere di Cuneo
Accompagnati dagli insegnanti, gli alunni delle classi quinte hanno avuto modo di dialogare con i detenuti“Per glorificare la vostra civiltà, non mostratemi i vostri palazzi, i vostri monumenti o le vostre chiese: mostratemi le vostre carceri” [Voltaire]: è sotto l’egida di queste parole che si è svolta il giorno 31 maggio la visita di alcune classi V dell’istituto “Bonelli” di Cuneo alla casa circondariale comunale, in località Cerialdo.
Accompagnati dai loro insegnanti (prof. Torello, Tomatis, Marengo, Gargiulo) le classi V A SIA, V A e V B AFM hanno avuto l’occasione di visitare un luogo che è (e dovrà esserlo sempre più) parte attiva e integrante del territorio cuneese. Un luogo spesso associato strumentalmente e deliberatamente ad espressioni come “il buttare la chiave” o “albergo a cinque stelle”, ma che, come hanno potuto appurare gli stessi studenti, è in realtà anche luogo di incontro e dialogo.
Grazie anche alla sensibilità del responsabile dell’area educativa interna, dott. Pessolano che ringraziamo di cuore, e allo splendido lavoro degli agenti di polizia penitenziaria, la casa circondariale di Cuneo non soffre di particolari criticità, tipiche di altre realtà provinciali, regionali o nazionali, come, ad esempio, il sovraffollamento. In questa occasione, gli studenti hanno avuto modo di dialogare e confrontarsi con diversi detenuti che hanno accolto con gioia e favore l’interesse dei ragazzi, mossi da spirito critico e sana curiosità verso un mondo, quello carcerario, fatto non solo di ferrei orari, sbarre e privazioni, ma anche di scuola, occasioni di riscatto, reinserimento sociale e speranza, nel pieno rispetto dell’art. 27 della nostra carta costituzionale.
La visita si inserisce all’interno dell’ampio ventaglio di attività inerenti i percorsi trasversali dedicati all’Educazione civica offerti dalla scuola e, ne siamo certi, avrà positive ricadute, didattiche e civili, sui nostri allievi.
c.s.
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