Grazie alla solidarietà dei donatori, la cagnolina Ciccina avrà le cure necessarie
La buona notizia arriva dall’associazione Il Gatto per Te, che ha recuperato l’animale: “Non è possibile operarla, ma si può stabilizzare la malattia”Una storia a lieto fine dopo tanta sofferenza, quella della cagnolina recuperata dall’associazione Il Gatto per Te che l’ha soccorsa e ha promosso una raccolta fondi per finanziare le sue cure.
Quando i volontari l’hanno trovato, il povero animale era in condizioni terribili, con le larve che gli divoravano un occhio. È stata curata per questo, ma dai successivi esami è emerso che era affetta da un tumore alla mammella. Inutile rivolgersi al proprietario, vista la trascuratezza in cui versava il cane: da questa persona si è potuto ottenere solo il consenso ai trattamenti sanitari - pagati dall’associazione cervaschese - e il ricollocamento della bestiola. Adesso la cagnolina, ribattezzata Ciccina, vive accudita da una volontaria.
Da Patrizia Falco, presidente di Il Gatto per Te, arriva un ringraziamento sentito ai donatori: “Siete stati in tanti e noi di ilgattoperte Odv ne siamo stati piacevolmente sorpresi. Martedì abbiamo fatto radiografia ed esami completi, che allego, ma purtoppo la piccola non è operabile, in quanto ha metastasi ovunque”. Con il consiglio della dottoressa Raffaella Baravalle si è optato per provare con la chemioterapia metronica: “Lo scopo è stabilizzare malattia, senza causare grossi effetti collaterali, ma dovrà essere somministrata per tutta la vita. Ci proviamo. La cagnolina non tornerà mai più a casa rimarrà da una nostra volontaria, Franca, che la sta curando e amando come non è stato mai fatto. Lei mangia ed è serena”.
“Vi prometto - aggiunge la presidente - che non la faremo soffrire inutilmente, se dovesse peggiorare o stare male la accompagneremo sul “Ponte dell’arcobaleno”, e staremo con lei fino al suo ultimo respiro”. Un ringraziamento speciale va alla veterinaria Baravalle (“oltre ad essere una bravissima veterinaria ami davvero gli animali e questo fa la differenza”) e ai volontari: “Perché lo facciamo? Perché lo dice il nome, Anima-li. Lì c’è l’anima, sono anime pure ed indifese, basta guardare i loro occhi. Se avanzeranno dei soldi, state tranquilli che li useremo come sempre, per gli anima-li che ne hanno bisogno, e sono sempre troppi”.
Redazione
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