È guarita ed è tornata in libertà l'aquila reale ritrovata avvelenata in valle Stura a dicembre
Negli ultimi mesi l'animale, liberato a Castelmagno, è stato curato dal Centro Recupero Animali Selvatici di BernezzoE’ stata liberata stamattina, giovedì 28 maggio, l’aquila reale che lo scorso dicembre era stata ritrovata avvelenata lungo la statale del colle della Maddalena, in valle Stura. Da allora l’esemplare è stato curato dal Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo, dov’è guarita completamente. L’aquila è stata rimessa in libertà in alta valle Grana, nei pressi del Santuario di Castelmagno. Erano presenti anche il responsabile del Cras Luciano Remigio, i sindaci di Castelmagno e Valgrana Alberto Bianco e Albino Arlotto e il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna, che su Facebook ha commentato: “Ci sono storie che iniziano male, ma che hanno un buon finale”.
L’animale era stato ritrovato da un cittadino ad Aisone il 21 dicembre scorso e poi recuperato dal personale del Cras e dell’Asl Cn1. L’aquila, debilitata, in ipotermia, con gli arti rattrappiti e difficoltà a mantenere l’equilibrio, era stata con ogni probabilità avvelenata con bocconi destinati ad altri animali. La disseminazione incontrollata di esche è un fenomeno molto pericoloso e, purtroppo, ancora diffuso anche sulle nostre montagne. Rappresenta un grave problema di sanità e incolumità pubblica perchè, oltre ad essere un rischio per gli animali selvatici e domestici, costituisce un serio pericolo per l’ambiente e potenzialmente anche per gli esseri umani.
In passato, altri due esemplari di aquile reali erano state avvelenate ed erano purtroppo decedute dopo il ritrovamento ed il tentativo di cura da parte del personale del Cras. Il personale del Centro di Bernezzo, dopo averla reidratata, l’ha ospitata in un ambiente a temperatura controllata e curata con specifici medicinali per i casi di avvelenamento. Dopo alcuni giorni, l’animale ha iniziato ad alimentarsi da solo, prima prendendo il cibo dalle mani, poi direttamente dal ceppo. Da gennaio ha iniziato a reggersi da solo sulle zampe e a stare in piedi sul ceppo. Anche il peso è migliorato, passando dagli iniziali 4 kg a 4.3 kg. A fine febbraio, data la situazione in netto miglioramento, si è deciso di spostare l’animale nella voliera a tunnel grande, dove ha iniziato gradualmente a volare sempre migliorando, alimentandosi autonomamente con la carne fornita.
Redazione
CASTELMAGNO Castelmagno - Aquila