Hai maturato ferie in eccesso? Puoi donarle al collega che deve assistere un familiare
La cooperativa sociale GE.S.A.C. ha stipulato un accordo sindacale con Confcooperative Cuneo e le sigle sindacali per introdurre la pratica in aziendaInizia a diffondersi anche in provincia di Cuneo la pratica delle "ferie solidali". La misura, introdotta a partire dal 2015 con il Jobs Act, permette di cedere le proprie ferie in eccesso ai colleghi con figli, componenti del nucleo familiare e/o parenti e affini di primo grado che, per particolari condizioni di salute, necessitino di cure continue e costanti.
In questi giorni la cooperativa sociale GE.S.A.C., al fine di migliorare il proprio welfare aziendale, ha stipulato un accordo, con l’assistenza di Confcooperative Cuneo, alla presenza delle organizzazioni sindacali cuneesi Cgil, Cisl Fp e UILTuCS, per istituire in azienda le “ferie solidali”.
Uno strumento che consentirà a tutti i dipendenti che abbiano maturato ferie o permessi in eccesso, rispetto ai giorni la cui fruizione è obbligatoria. Ogni dipendente potrà donarle, mettendole a disposizione di colleghi che, abbiano necessità di usufruirne per assistere un familiare con una patologia certificata e che abbiano già esaurito sia il periodo di malattia che ferie e permessi retribuiti.
“Un’iniziativa importante in un’ottica di rafforzamento del rapporto di cooperazione tra i lavoratori e conciliazione tra vita privata e lavorativa” – spiega Paolo Tallone Direttore di GE.S.A.C. –. In questo periodo di lenta ripresa post pandemica vogliamo dare un segnale forte a sostegno di tutti i componenti dell’azienda. In questo senso, infatti, oltre alle ferie solidali, sono stati istituiti alcuni bonus, erogati sotto forma di voucher, per assistere le famiglie: il bonus bebè annuo fino ai 3 anni del bambino; quello maturità pensato per chi conclude il ciclo di scuola superiore, oltre al 730 gratuito per i soci”.
“È una decisione importante in un’ottica di welfare, in quanto apre la strada ad azioni di sviluppo di sinergie e cooperazione – aggiunge Alessandro Durando, di Confcooperative Cuneo –. Da parte nostra speriamo che diventi una buona pratica per tante realtà. Ancor più sullo strascico di una pandemia che ci ha insegnato quanto “fare squadra” sia importante. La solidarietà collettiva tra dipendenti, inoltre, rappresenta un utile strumento di valorizzazione della partecipazione dei lavoratori e di miglioramento della qualità del lavoro e al miglioramento, a livello organizzativo e produttivo, del benessere aziendale e della conciliazione dei tempi di vita”.
Redazione
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