Il caso di Guardia Piemontese raccontato a Dronero da Irene Micali
La linguista ha partecipato a “Ponte del Dialogo” presentando il saggio sull’ultima enclave occitana in Calabria: “Ma purtroppo con le nuove generazioni certe tradizioni sono destinate a perdersi”Forse in pochi sanno che esiste un piccolo paese, in provincia di Cosenza, dove si parla occitano. È Guardia Piemontese, l’ultima isola linguistica occitana in Calabria. Un borgo nel sud Italia che conserva usi, costumi e tradizioni occitane: un caso più unico che raro assolutamente da studiare, come ha fatto Irene Micali, linguista di origini calabresi docente presso l’Università di Firenze, nel saggio “L’Occitano di Guardia Piemontese tra lingua e identità”. L’indagine è stata presentata a Dronero nell’ambito del festival letterario “Ponte del Dialogo”, nella giornata svolta presso l’Associazione Espaci Occitan dedicata proprio a Guardia Piemontese, in cui è stato ospite anche l'autore Domenico Iacovo.
Irene Micali ha raccontato come è nata questa iniziativa e in che modo si è svolta l’articolata indagine: “Il caso di Guardia non può non attirare l’attenzione per la sua particolarità, per questo ho deciso di realizzare questo studio, che è stato fatto proprio sul campo, a contatto con la gente del posto. Mi sono di fatto trasferita là per cogliere le abitudini, i comportamenti e gli atteggiamenti linguistici delle persone che ci vivono. Ciò che emerge è che purtroppo, con le nuove generazioni, il valore dato alla tradizione e alla lingua occitana è destinato gradualmente a perdersi”.
Nel video, l’intervista a Irene Micali.
Gabriele Destefanis
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