Il governo taglia i fondi sulla lotta ai disturbi alimentari, Martinetti lancia l’allarme
“Al Piemonte restano solo 150mila euro” ammonisce il consigliere regionale pentastellato. L’assessore Icardi: “Pronti a interloquire con il ministero della Salute”Arriva in Consiglio regionale il caso del mancato rifinanziamento, da parte del governo Meloni, del fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. A portare la questione a palazzo Lascaris è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Ivano Martinetti, attraverso un question time rivolto all’assessore alla Sanità Luigi Icardi: “Saranno azzerati i circa 1,8 milioni destinati alla nostra Regione, resteranno appena 150 mila euro di fondi regionali” avverte il consigliere albese.
Ad Icardi Martinetti ha domandato se esista “un’interlocuzione formale e concreta con il governo ed il Ministero della Salute” per mantenere inalterati i fondi. L’assessore ha ricordato innanzitutto come la giunta abbia recepito, con delibera del 15 luglio 2022, l’intesa fra governo e regioni sulla definizione delle linee d’intervento per l’utilizzo del fondo. “Il progetto attuativo, - spiega Icardi - presentato dalla Regione Piemonte al ministero della Salute, è stato valutato positivamente da quest’ultimo, grazie al costante impegno sia della Direzione Sanità, sia delle aziende sanitarie e degli operatori coinvolti nel progetto medesimo”.
Nel merito, l’assessore ribadisce l’importanza dell’argomento e si impegna “in pieno accordo con altre Regioni, ad interloquire con il ministero della Salute al fine di risolvere le criticità sull’intero territorio nazionale, a tutela e beneficio dei pazienti affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”. Una risposta che non soddisfa del tutto il consigliere dell’opposizione, il quale parla di “una generica disponibilità”.
“È necessario esercitare un adeguato pressing sul governo Meloni, insieme alle altre Regioni, per arrivare al più presto ad un accordo” incalza Martinetti: “Non bastano le rassicurazioni del ministro della Salute Schillaci che ha annunciato l’intenzione di stanziare 10 milioni di euro a livello nazionale. Servono tempi certi e atti concreti per dare continuità a servizi fondamentali sul territorio. Come evidenziato da tutte le indagini, i casi di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) sono in netta crescita in tutto il Paese (circa 3,5 milioni di persone), un preoccupante abbassamento dell’età e senza distinzioni di sesso. Venerdì scorso centinaia di giovani sono scesi in piazza a Torino proprio per chiedere il rifinanziamento di tale fondo. Da parte nostra continueremo a combattere questa battaglia, ad ogni livello istituzionali, finché non arriveranno risposte concrete da Roma per i pazienti affetti da DNA e le loro famiglie”.
Redazione
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