Il 'grazie' della valle Maira agli operatori sanitari impegnati contro il Covid: in 180 hanno già aderito
Buon successo per l'iniziativa pensata da imprenditori e artigiani della valle insieme al Consorzio TuristicoAndare oltre i semplici "grazie" e offrire un gesto concreto a chi ha combattuto in prima linea il Covid nella fase più critica dell'emergenza. La valle Maira ha pensato a un’iniziativa che permettesse agli operatori sanitari di “ricaricare le batterie”. È questo lo spirito con cui è nata #unaMontagnaDiVolteGrazie. Gli imprenditori e gli artigiani della valle, con la collaborazione del Consorzio Turistico, hanno donato oltre 250 pacchetti che comprendevano soggiorni, degustazioni,
prodotti locali, visite guidate e tutto quanto potesse far assaporare questa valle, ancora autentica e selvaggia, del cuneese.
Sono stati oltre 180 gli operatori e loro famiglie che hanno scoperto fino ad ora la valle e la sua ospitalità grazie a questa iniziativa. Racconta Michela: “Sono diventata medico a marzo e il mio primo incarico è stato molto stressante perché avevo paura di contagiarmi e ancora di più di portare il virus a casa, questa è stata un’ottima opportunità per ricaricare le batterie e non pensare all’esperienza vissuta durante la pandemia". Un’iniziativa in linea con lo spirito generoso e schietto di questa valle, che preferisce i fatti alle parole. Dai commenti degli ospiti, l’iniziativa ha colto nel segno. Dice un partecipante: “Fa molto piacere vedere che la Valle Maira, al di fuori dell’ospedale, ha riconosciuto il lavoro svolto da noi operatori sanitari".
I premi sono stati distribuiti in due fasi per dare la possibilità a più persone possibile di approfittarne. La prima è stata aperta lunedì 1° giugno e la seconda il lunedì successivo, l’8 giugno. La maggior parte degli operatori è arrivata dal Piemonte, diversi i liguri e i lombardi, ma ci sono stati ospiti anche da Toscana, Veneto e Lazio. Per alcuni è stato un ritorno a una valle che già conoscevano, per molti una nuova scoperta, ma tutti sono rimasti colpiti dalla qualità dell’offerta,
dal potere rigenerante dei paesaggi e dal calore dell’ospitalità.
Come riferisce Serena, infermiera: “Qui il distanziamento sociale è rispettato, ma prevale sempre di più il calore umano”. I racconti di queste persone speciali hanno sicuramente arricchito la valle, e le parole di Valentina ripagano di qualsiasi sforzo fatto per portare avanti #unaMontagnaDiVolteGrazie: “Sono stati tre
giorni davvero rigeneranti: il fantastico paesaggio della Valle Maira appaga gli occhi, svuota la mente dalle preoccupazioni e la riempie di quelle piacevoli sensazioni che solo la natura può dare”. Molti operatori sanitari devono ancora arrivare in valle Maira: l’accoglienza sarà straordinaria come il territorio.
c.s.
DRONERO valle maira