Il presidente della Pro Dronero: 'Se ci sono stati insulti reciproci sono da condannare'
L'intervento di Corrado Beccacini sull'episodio di razzismo, o 'presunto tale', verificatosi durante una partita dei 2006 contro il Busca"Non ero presente alla partita,come d'altronde il signor Pavan, certamente lascia molti dubbi il fatto che certe frasi sarebbero state ascoltate solo da parte di alcuni genitori del Busca ,ed invece stranamente da parte di nessuno dei genitori della Pro Dronero presenti all'incontro accanto a loro, nè tanto meno dall'arbitro". Comunque sia, se mai ci fossero stati degli insulti reciproci tra i piccoli calciatori delle due squadre, certamente sono assolutamente condannabili da parte di entrambe le societa' coinvolte, anche se, ripeto, non hanno poi trovato riscontro in nessuna delle tante verifiche che ho avuto modo di fare dopo la partita". Così il presidente della Pro Dronero, Corrado Beccacini, è intervenuto sull'episiodio di razzisismo, o 'presunto tale', verificatosi durante una partita di ragazzini. "In compenso, è noto che la Pro Dronero ha piu' volte denunciato pesanti episodi di razzismo nei confronti dei propri piccoli atleti, con insulti provenienti direttamente non solo da parte degli avversari, ma anche di genitori di altre Squadre che si sono spinti anche a definirci sprezzantemente Pro Dronegro, dato che nel nostro Settore Giovanile sono presenti molti bambini e ragazzi di colore, come d'altronde nelle Scuole della Citta' che abbiamo l'orgoglio di rappresentare ad un livello calcistico cosi' importante come l'Eccellenza. Fatti concreti, apprezzati da tante persone, italiane e non, all'interno di una comunità come quella dronerese che ben conosce il ruolo sociale svolto dalla Pro a tutti i livelli, come ricordato piu' volte dalle Istituzioni locali".
Redazione
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