In pensione, si laurea con una tesi sui rifugi delle Alpi Marittime
Antonino Demichelis, entracquese, ha conseguito la laurea in Antropologia Culturale ed EtnologiaUn percorso universitario da esibire con orgoglio nella ricerca di un futuro lavorativo. Ma il protagonista di questa storia non ha alcun bisogno di far circolare il suo curriculum, perchè gli studi sono stati una scelta di arricchimento personale, fatta dopo il pensionamento.
Antonino "Tonino" Demichelis si è laureato in Antropologia Culturale ed Etnologia con una tesi sui rifugi alpini delle Aree Protette delle Alpi Marittime. Nel suo lavoro di ricerca spazia su un orizzonte molto più vasto dei rifugi, con capitoli dedicata alla presenza di Casa Savoia in Valle Gesso, al Parco, all'evoluzione in zona dell'escursionismo e dell'alpinismo.
Nell'ampia sezione dedicata specificatamente ai rifugi, Tonino parte da interviste ai gestori dei rifugi, a responsabili delle istituzioni e informatori che per mestiere o passione sono a stretto contatto con il mondo della montagna e, tramite un questionario online, raccoglie informazioni da centinaia di fruitori delle strutture di accoglienza in quota.
Di famiglia entracquese, Tonino Demichelis è nato a Torino, dove i genitori, come tanti altri valligiani, sono emigrati agli inizi degli anni Cinquanta. Dopo il diploma in Elettronica industriale, si iscrive alla facoltà di Lingue e Letterature straniere, che frequenta per breve tempo poiché nel mentre viene accolta la domanda di partecipazione al corso ufficiali della Scuola Militare Alpina di Aosta. Al termine del servizio militare mette da parte i progetti universitari e approda in IBM, negli anni '70 la maggior azienda informatica mondiale, dove ricopre vari incarichi, da specialista di computer a responsabile della formazione internazionale a project manager.
Nel 2016, raggiunto il pensionamento, decide che è venuto il momento di rituffarsi negli studi e si iscrive al corso di Lingue e Culture per il Turismo. Il legame con Entracque e la Valle Gesso nel tempo si è sempre mantenuto molto forte. Vacanze scolastiche estive e invernali presso i parenti, il matrimonio con la figlia dei maestri del paese, da "grande" l'esperienza di Capitano delle Parlate del 2010, l'evento pasquale che più di tutti concorre a creare orgoglio e spirito di gruppo nella comunità entracquese.
Non può dunque stupire la scelta, per la laurea di primo livello, di impegnarsi in una tesi legata alla valorizzazione delle peculiarità del territorio compreso tra il Parco delle Alpi Marittime, il Parc du Mercantour e il Principato di Monaco, che all'epoca le amministrazioni locali si proponevano di candidare a Patrimonio Mondiale Unesco.
Passo successivo è la laurea magistrale, al termine del corso in Antropologia Culturale ed Etnologia, questa volta con tesi sui rifugi delle Marittime.
"È stata un'esperienza molto interessante - racconta Demichelis -, che mi ha permesso di venire a contatto con dei personaggi davvero speciali. Il rifugista è un imprenditore, che a fine anno deve far tornare i conti. Ma è anche fondamentalmente un grande appassionato e conoscitore della montagna, un custode dei suoi segreti, un professionista del turismo che ama rapportarsi quotidianamente con gli ospiti, i quali provengono da mezzo mondo e gli permettono di viaggiare con la mente e la fantasia anche nei momenti in cui non gli è possibile staccarsi anche solo per una intera giornata dal suo rifugio. Credo esistano poche altre figure così poliedriche: un gestore di rifugio deve veramente saper fare di tutto".
"La frequentazione della montagna - prosegue - è ormai da un po' di tempo in fase di grande cambiamento. I rifugi da punto di appoggio sono diventati delle mete. La capacità di spesa dei frequentatori delle strutture in quota è cresciuta, e questo significa anche che sono sempre più alte le aspettative e spesso le pretese. Ma è bene che il rifugio non si trasformi definitivamente in un albergo, anche perchè questa è la richiesta del pubblico più qualificato. Non a caso in altre aree alpine si sta per certi versi tornando all'antico, con campagne incentrate sulla limitatezza delle risorse in alta quota, e sulla necessità di educare a un approccio sostenibile che sia di adattamento, di farsi bastare ciò che viene offerto".
Sono temi, trattati approfonditamente nella tesi, che rielaborati da Demichelis - nel frattempo diventato Ricercatore indipendente in Scienze antropologiche e culture occitane -, verranno presentati in un volume che sarà compreso tra i testi consigliati in alcuni corsi del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne dell'Università di Torino.
Un grande risultato per l'autore dello studio, e anche per le Alpi Marittime, territorio al centro della dissertazione.
c.s.
ENTRACQUE Entracque