In un libro il sacrificio pagato dalla Granda sul monte Ortigara durante la Grande Guerra
L'autore cuneese Gerardo Unnia ha pubblicato il volume con Nerosubianco edizioni, collegando la storia cuneese a a quella del resto del conflittoMolto è stato scritto sull’offensiva austro-tedesca iniziata il 24 ottobre 1917 sul fronte dell’Isonzo, universalmente nota come Caporetto, quando il nostro Paese aveva rischiato di uscire sconfitto dalla Grande Guerra. Non altrettanto è stato scritto sulla Strafexpedition (la Spedizione punitiva) della primavera del 1916, quando le truppe austro-ungariche scesero dal Trentino e furono molto vicine a irrompere nella Pianura Padana con esiti catastrofici per l’Italia.
A rimediare a questo 'vulnus' ci ha pensato Gerardo Unnia, al suo 23esimo libro. L'autore cuneese ha scritto, edito da Nerosubianco edizioni: 'Cuneesi sull'Ortigara'.
Durante la Strafexpedition, una parte del nostro territorio andò perduta e si cercò di riconquistarla sferrando, nel mese di giugno del 1916, una controffensiva che ebbe solo un parziale successo.
Una montagna, il cui nome diventerà una tragica leggenda, soprattutto per gli alpini, che si era perduta, non era stata ripresa. Il nome di questa montagna è Ortigara e, nel giugno del 1917, si tentò nuovamente e disperatamente di conquistarla, ma l’inutile impresa costò al nostro Paese ventottomila uomini in poco più di due chilometri di fronte e in venti giorni di combattimenti di inaudita ferocia.
Il libro, che ha un costo di 18 euro, si propone, soprattutto, di cercare di stimare il sacrificio, in termini di vite umane, che la provincia di Cuneo ha pagato in queste cruciali battaglie sull’Altipiano di Asiago, collegandone la storia con quella del resto del conflitto, e di rendere omaggio a quei suoi figli che, con tanto valore, hanno combattuto in quella guerra lontana.
Redazione
CUNEO cuneo - Ortigara