In valle Pesio arrivano i "Tree Talkers"
Un nuovo progetto di ricerca nel Parco del Marguareis vede come protagonisti dei sensori che permettono di "comunicare" con gli alberi"E... Dalla parte di chi stai?"
"Parte? Dalla parte di nessuno, perchè nessuno è dalla mia parte. A nessuno importa più degli alberi, ormai".
Gli appassionati del Signore degli Anelli avranno sicuramente riconosciuto il dialogo tra Pipino - uno dei protagonisti dell'amatissima saga di Tolkien - e Barbalbero, il "pastore di alberi". Ma Barbalbero ha ragione? A nessuno importa più degli alberi? Non esattamente - e per fortuna!
Un esempio lampante arriva dal DISAFA, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino. Nei giorni scorsi i ricercatori dell'Unità Foreste e Legno hanno installato, in Valle Pesio, sei TreeTalkers (TTs) su sei rispettivi alberi di faggio. Ma di cosa si tratta? I TreeTalkers sono dispositivi innovativi che, grazie alla loro avanzata tecnologia basata su "Internet of Things", permettono il monitoraggio continuo e a lungo termine dei parametri delle piante e dell'ambiente che le circonda. In pratica, attraverso questi meccanismi, gli alberi possono parlare!
I TTs raccolgono a intervalli orari importanti dati relativi a diversi parametri fisici e biologici della pianta. Quali? La tecnologia dei TTs prevede la misurazione dell'accrescimento radiale del fusto, le sonde termometriche che misurano il flusso linfatico e la temperatura e umidità del tronco, lo spettrometro a 28 bande che misura la qualità della luce trasmessa dalla chioma della pianta e, da questa, permette di ricavare informazioni importanti sulla fenologia e sullo stato di salute della pianta. Ma non solo! E' presente un termoidrometro che misura la temperatura e umidità relativa dell'aria e un accelerometro, utile per misurare le variazioni della posizione del tronco, ossia la stabilità dell'albero, oggetto a oscillazioni a causa del vento. Inoltre, ulteriori sensori associati ai TTS permettono di valutare la quantità di CO² stoccato e l'umidità del suolo.
Ma un TreeTalker, cosa se ne fa di tutte queste informazioni? Semplice, ogni ora le trasmette via radio a un router di dati posizionato, in linea d'aria, relativamente vicino ai TTs; questo, a sua volta, li trasmette a un web server e chiunque abbia accesso a questo server può vedere come queste piante parlano, proprio come fanno i ricercatori dell'Università di Torino. In questo modo, i dati sono disponibili in tempo reale e i ricercatori possono elaborarli e monitorare lo stato di salute della pianta e, di conseguenza, dell'ambiente che la circonda.
Il progetto prevede tre aree di studio in Valle Pesio: una faggeta, una abetina e un acero-tiglio-frassineto. Inoltre, all'interno della faggeta, verranno installate delle trappole da seme, utili per monitorare la produzione di semi e gli anni di pasciona (ossia gli anni con grande produzione di seme), per capire quali sono i fattori climatici che influiscono su queste annate e per determinare la germinabilità dei semi e, quindi, la potenzialità di rinnovazione del bosco.
Nelle prossime settimane verranno posizionati gli ultimi TTs e il lavoro di ricerca partirà a tutti gli effetti.
Quindi, escursionisti, ciclisti, accompagnatori di entusiasti cagnolini nei boschi (mi raccomando, il guinzaglio!). Se vedete un oggetto simile a quello in foto, non preoccupatevi. Non si tratta di una fototrappola, ma dei TreeTalkers che lavorano incessantemente e comunicano costantemente con i "loro" ricercatori per trasmettere loro i segreti della foresta.
c.s.
CHIUSA DI PESIO parco Alpi Marittime