Incentivi ai medici in piccoli comuni e aree montane: il Governo accoglie la proposta della Regione Piemonte
Il provvedimento è contenuto all’interno del decreto Calabria, la cui conversione è in questi giorni all’esame del ParlamentoIl Governo ha accolto la proposta delle Regioni, e in particolare dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, di introdurre incentivi per i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta che lavorano nei piccoli Comuni e nelle aree montane.
Il provvedimento è contenuto all’interno del decreto Calabria, la cui conversione è in questi giorni all’esame del Parlamento. Il testo prevede modalità e forme di incentivo per i medici di famiglia inseriti nelle graduatorie affinché sia garantito il servizio nelle zone carenti di personale medico e allo stesso tempo prevede misure collegate a un’eventuale rinuncia all’incarico. La difficoltà di reperire medici nei piccoli Comuni e nelle aree montane è un tema che è stato sollevato più volte dall’assessore regionale alla Sanità, anche in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni.
La proposta della Regione Piemonte, discussa nei mesi scorsi negli incontri avuti con Anci Piemonte e Uncem Piemonte, è quella di raggiungere un’intesa con le amministrazioni comunali e con i sindacati dei medici per garantire la presenza dei medici di famiglia sul territorio, premiando chi sceglierà di associarsi e operare nelle aree a maggiore criticità. In questi anni, inoltre, la Giunta regionale ha già aumentato la quantità di borse di studio in Medicina generale per garantire un numero superiore di medici di famiglia in servizio: nel triennio 2014/2017 le borse erano 80, nel triennio 2018/21 sono 189.
c.s.
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